La progettazione di un ufficio passa dall’osservazione e dall’ascolto del cliente perché le fondamenta di un progetto stanno nelle domande e dal punto di partenza di quello spazio. Sia che si tratti di un progetto nuovo per uno spazio nuovo, di un progetto già avviato che necessita di uno spazio nuovo o una ristrutturazione, il progettista e l’architetto ricoprono un ruolo chiave.
Il progetto inizia pensando all’esperienza che nell’ufficio dovrà essere vissuta. Esperienza fatta di persone, di lavoro, di incontri. Un universo di emozioni, sentimenti, azioni, necessità e volontà che devono rientrare nella disposizione dei mobili, nella scelta dell’illuminazione o delle pareti divisorie o attrezzate da utilizzare. Per riuscire a conoscere tutto questo il progettista deve ascoltare il cliente e il suo staff e osservare nel dettaglio gli spazi. Deve riuscire a entrare in quel mondo ascoltando i rumori e i silenzi, vedendo il flusso della luce naturale nell’arco della giornata e cercando di capire le esigenze di ogni specifica area. Sia che si tratti di un ufficio operativo, dirigenziale o presidenziale, ogni dettaglio va studiato fin da subito per arrivare a definire il miglior progetto per quel ruolo e per quello spazio.
Quando la progettazione diventa condivisa
L’ufficio perfetto e ideale non esiste. Ciascuno spazio lavorativo va disegnato, progettato e realizzato su misura, attorno alle persone e per le persone. Per questo motivo negli ultimi anni ha preso piede il “co-design”, ergo la possibilità di coinvolgere nella realizzazione dell’ufficio le persone che lo vivranno nella quotidianità. Una progettazione intelligente e partecipata che integra il lavoro di tecnici e architetti con opinioni ed esigenze manifestate dallo staff.
La progettazione partecipata si basa sul confronto continuo e permette agli attori coinvolti di inquadrare e focalizzare i problemi dal punto di vista delle persone che utilizzeranno quello spazio. Si parla di “user experience design” e qui le persone diventano veicoli del cambiamento e protagonisti di una co-creazione che li vedrà al centro nella vita di tutti i giorni.
Il compito dell’architetto e progettista è quello di raccogliere i frutti di questo confronto, facendoli diventare disegni e idee. Nasce cosi la progettazione per ufficio realmente su misura e cucita ad hoc sulle persone che l’hanno richiesta. Mobili per ufficio, arredi, pareti divisorie o attrezzate, pavimenti, illuminazione vengono pensati in un'ottica di personalizzazione e questo diventa un elemento chiave e importante dal punto di vista della produttività, della professionalità e dell'attaccamento al lavoro di chi quell'ufficio lo vivrà. Pensare a un progetto "tailor made" infatti significa mettere il personale al centro della progettazione.