Priorità sicurezza per l’edilizia scolastica. nasce su questo principio il protocollo di intesa tra Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Fondazione Benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi e il Politecnico di Torino che istituisce una borsa di dottorato in ingegneria civile e ambientale per la diffusione della cultura della sicurezza e la prevenzione dei rischi negli edifici scolastici.
A Torino un nuovo dottorato. Nasce a Torino un percorso di studi destinato a fare scuola. Tre anni di dottorato dedicati all’approfondimento del delicato tema della sicurezza degli edifici scolastici. il percorso di formazione è frutto di un accordo siglato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla Fondazione Benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi e dal Politecnico di Torino.
Focus sicurezza. A coordinare e supervisionare i lavori del triennio sarà il prof. ing. Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino. Il tema della sicurezza, centrale nel corso dei tre anni, sarà inserito nella più ampia cornice della didattica e della suddivisione funzionale degli spazi. E’ proprio su questi temi che si soffermerà il progetto di ricerca: scelte distributive dello spazio destinato all’apprendimento in funzione dei modelli pedagogici ma anche in funzione della sicurezza degli elementi strutturali e non.
La sicurezza parte dai cantieri. La sicurezza degli edifici, scolastici e non, parte dai cantieri. Un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente, infatti, è garanzia di una crescente attenzione verso l’opera edilizia alla quale si sta lavorando. Oggi, grazie a portali come Giffi Market, è possibile dotarsi delle attrezzature più innovative e sicure, senza rinunciare alla competitività economica, grazie alle numerose opportunità on line, come l’acquisto del trabattello in offerta che garantisce la massima qualità.
I commenti dei protagonisti. Alla base della nascita del nuovo dottorato c’è stato un lungo lavoro di squadra che vede, oggi, molto soddisfatti i protagonisti dell’iniziativa. La soddisfazione emerge soprattutto dalle loro parole. “La Fondazione – spiega Francesca Rispoli, presidente della Fondazione Benvenuti in Italia, al portale Ingegneri.info – ha sempre messo la sicurezza degli edifici scolastici al centro del proprio agire, ma per noi ‘sicurezza’ è tale non solo se ha a che fare con solide mura e soffitti a norma, ma anche se riguarda il benessere degli studenti e dei lavoratori della scuola. Per questo motivo riteniamo che sia necessario un ripensamento dei modelli pedagogici e dunque di politica degli spazi. Siamo certi che da questi tre anni di dottorato verranno fuori risultati interessanti da poter condividere e rendere politica pubblica”.
Una domanda ancora senza risposta. La domanda di sicurezza degli edifici scolastici è in crescita in un Paese, come l’Italia, caratterizzato da alcuni elementi di debolezza. Parte da questo presupposto la considerazione di Bernardino Chiaia, titolare della cattedra di Scienza delle costruzioni del Politecnico di Torino. “Il deficit di sicurezza del patrimonio costruito e la fragilità generalizzata del territorio italiano rappresentano problematiche gravissime. – commenta Chiaia – Ancora oggi, nel 2018, soltanto il 15 per cento del patrimonio scolastico presente nelle aree maggiormente pericolose del paese è stato progettato o adeguato sismicamente. Puntualmente, in occasione di terremoti, crolli o alluvioni, l’indignazione genera dibattiti sterili, e senza reali modifiche dello stato di fatto, a fronte di 150 miliardi spesi dallo Stato negli ultimi 50 anni per danni post-terremoto”. “Episodi tragici, come i crolli della scuola di San Giuliano di Puglia e della scuola Darwin di Rivoli, – aggiunge – hanno incentivato la nascita di nuove prescrizioni tecniche, ma non hanno modificato la cultura della sicurezza nel nostro Paese, soprattutto a livello di percezione soggettiva, di norme comportamentali e di integrazione della mitigazione del rischio nel generale processo di progettazione, adeguamento e gestione degli edifici pubblici. L’attività che il Politecnico intende portare avanti sarà quindi volta proprio alla integrazione olistica degli aspetti di sicurezza strutturale nel complessivo quadro architettonico ed edilizio dei plessi scolastici”.