33 ore di lezione di educazione civica con tanto di voto in pagella.
Educazione civica obbligatoria
L’educazione civica torna obbligatoria nelle scuole italiane
L’educazione civica torna ad essere una materia obbligatoria nelle scuole del nostro Paese; il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge che prevede l’insegnamento di tale argomento raccogliendo ben 193 voti favorevoli.
Ma non è tutto: oltre alle 33 ore annuali è previsto un voto in pagella.
L’insegnamento
Chi insegnerà l’educazione civica agli studenti
L’insegnamento dell’educazione civica verrà così affidato:
- scuole primarie e secondarie di primo grado: i docenti di storia e geografia;
- scuole del secondo ciclo: i docenti delle discipline giuridiche ed economiche.
In più, per ogni classe, verrà individuato un insegnante con compiti di coordinamento in merito alla suddetta materia
Bisogna però sottolineare che la legge non prevede alcun genere di sostegno finanziario volto alla formazione dei docenti.
Che cosa?
Gli argomenti che verranno insegnati agli studenti
Agli studenti verranno insegnati i seguenti argomenti:
- la Costituzione Italiana;
- le Istituzioni Statali Italiane;
- le Istituzioni dell’Unione Europea e degli organismi internazionali;
- l’inno nazionale;
- la storia della bandiera italiana;
- l’educazione alla cittadinanza digitale;
- l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
- l’educazione ambientale per imparare a rispettarlo nel migliore dei modi
- gli elementi fondamentali del diritto, specie quello del lavoro;
- l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;
- la protezione civile;
- l’educazione alla salute e al benessere;
- l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva;
- il rispetto verso le persone e gli animali;
- l’educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
- educazione stradale, specialmente nelle scuole superiori, quando ci si avvicina al conseguimento della patente di guida dei auto e motocicli.
- cyberbullismo e bullismo: con l’utilizzo esponenziale dei social network sono aumentati considerevolmente i fenomeni di cyberbullismo, i quali hanno lo scopo di prendere di mira dei compagni di scuola. In molti casi le vittime sono arrivati a compiere il suicidio. Per evitare il ripetersi di questi fenomeni, è dunque bene che i ragazzi imparino ad utilizzare Internet in maniera consapevole ed educata.
Dato che non sarà previsto un aumento del monte ore scolastico, sia i presidi che i docenti stanno cercando di riorganizzare l’intero programma delle lezioni.
La politica
Cosa pensano i politici dell’educazione civica
Alcuni personaggi politici hanno espresso la loro opinione a riguardo, tra cui il Ministro degli Interni Matteo Salvini, il quale si rivela decisamente favorevole all’introduzione di questa materia all’interno di tutti gli istituti scolastici.
Ha sicuramente messo d’accordo sia la destra che la sinistra italiana, in particolare sulla bacheca Facebook del sindaco di Firenze Dario Nardella (appartenente al PD) :«Questa proposta partita da Firenze ha conquistato destra e sinistra: è il bello delle cose giuste, delle cose che hanno un senso. Un grazie speciale ai tutti i sindaci che con la raccolta firme l’hanno portata in Parlamento».
La senatrice Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle) sostiene invece che l’educazione civica a scuola è un importante tassello utile a ricostruire una giusta coscienza civile.