Medicina del Lavoro: di cosa si occupa

La medicina del lavoro è una speciale branca della medicina che si preoccupa di offrire prevenzione e diagnosi per tutte quelle patologie causate sul posto di lavoro.

Si sa che la sicurezza sul lavoro è uno standard fondamentale per garantire il buon funzionamento di un servizio erogato, ecco perché è necessario che ciascuna attività disponga di un medico competente e specializzato in grado di prevenire e contenere rischi e pericoli ai quali un lavoratore potrebbe essere soggetto.

Converrebbe essere più chiari fornendo una definizione più accurata di cosa si intenda per malattia del lavoro. Una malattia del lavoro è un disturbo correlato ad un'attività lavorativa non protetta e sicura.

Quando detto è sancito dalla normativa italiana sulla sicurezza sul lavoro secondo quanto emanato dal decreto legislativo n. 81. Il compito di medici del lavoro può essere svolto da tutti coloro che hanno perseguito una qualifica specialistica in igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni.

Un'azienda per tutelarsi e tutelare i suoi dipendenti deve fornire loro assistenza e può farlo mediante tre strategie: può convenzionarsi ad una struttura pubblica o privata all'interno della quale vi sia una figura di medico del lavoro competente cui rivolgersi, può ingaggiare un libero professionista, oppure può assumere per proprio conto un medico del lavoro.

In ogni caso, la medicina del lavoro è una branca che richiede determinate conoscenze specifiche. Di seguito sono esposte nel dettaglio le aree di interesse di questo particolare tipo di medicina.

Di cosa si occupa la medicina del lavoro?

Si è detto che la medicina del lavoro si occupa di prevenire eventuali malattie contratte sul posto di lavoro nonché si occupa di tutelare la salute e l'igiene del paziente/lavoratore. La medicina del lavoro riveste il compito di identificare eventuali sintomi causati dall'esposizione a diversi rischi.

Diversi sono i rischi a cui i lavoratori sono esposti ogni giorno; a seconda della mansione da essi occupata è possibile che i dipendenti di un'azienda siano soggetti a determinati pericoli piuttosto che altri.

Il medico del lavoro deve essere in grado di identificare i sintomi e tutelare i lavoratori soggetti ad agenti chimici, come ad esempio gli acidi, che potrebbero andare ad intaccare il sistema respiratorio, l'apparato digerente e produrre gravi ripercussioni sul sistema nervoso.

La medicina del lavoro si preoccupa anche di identificare minacce apportate da agenti fisici o biologici; nel primo caso ci si riferisce a raggi ultravioletti, raggi gamma, raggi x e rumore, mentre nel secondo caso ci si riferisce all'esposizione dei lavoratori a batteri, virus e parassiti.

Ma la medicina del lavoro deve occuparsi anche di tutelare i suoi pazienti e aiutarli nel caso in cui si verifichino condizioni di stress psico fisico correlato al lavoro.

Per tutti questi motivi sopra descritti non può esserci singola azienda che non predispone di una figura competente in tal settore in grado di garantire ai dipendenti dell'azienda un'esperienza lavorativa nel rispetto degli standard di salute prestabiliti dalle normative vigenti.

Conclusioni

In definitiva è possibile sottolineare l'importanza di una tale disciplina e la necessità di figure competenti dislocate all'interno delle varie aziende e posti di lavoro.

A seconda delle esigenze dell'azienda erogatrice di lavoro è possibile che il datore di lavoro scelga di avvalersi o di professionisti rilasciati da strutture terze oppure decida di stipendiare a propria discrezione un eventuale specialista in medicina del lavoro.

Al di là del tipo di decisione che il datore di lavoro adotterà è fondamentale che ciascun ente di lavoro predisponga di uno specialista in tale settore.

Informazioni tratte da: https://www.gdmsanita.it/medicina-del-lavoro-torino.php