Il futuro dell’istruzione: trasformazioni e innovazioni nel mondo della scuola

Quello dell'istruzione è senza alcun dubbio uno dei mondi su cui maggiormente si accendono i riflettori e su cui ci sono quotidianamente e costantemente tante discussioni e confronti. D'altronde non è un caso che le riforme che hanno riguardato questo settore sono state tantissime negli ultimi anni. Ed è per questo che i cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti. Cambiamenti che però sono legati anche da uno stare al passo con i tempi e con la modernità e da un'inevitabile innovazione e trasformazione tecnologica.

Non va dimenticato che l'obiettivo principale di questo campo è quello di formare gli studenti e di prepararli a quello che sarà un lavoro futuro. E, facendo questo, non si può non pensare e non tenere conto di quelli che sono i rapidi cambiamenti climatici, tecnologici, culturali, economici e demografici. Ma come si adatta alla scuola e come si concretizza tutto ciò in quella che è la realtà quotidiana dell'insegnamento? Non resta che provare a snocciolare e ad analizzare varie questioni.

I nuovi trend nel mondo della scuola

Da tanti anni è ormai iniziato e ha preso il via quello che può essere definito un processo di trasformazione tecnologica, che ha inevitabilmente e ovviamente toccato anche la scuola. Ed ecco che si può iniziare a parlare di apprendimento digitale. Con quest'espressione si va in particolar modo a indicare tutti quegli strumenti, messi a disposizione di ogni singolo docente, e che aiutano ad approfondire quanto viene studiato sui libri. Tutto questo finisce per dare un'esperienza a 360 gradi, ampliando le possibilità degli allievi. Per fare ciò comunque serve avere un approccio costruttivo e intelligente con i nuovi dispositivi.

I nuovi trend però non riguardano solo le nuove tecnologie. Il pensiero va a una figura del docente che tende a mutare costantemente e continuamente. Infatti questo sta via via diventando una figura capace di cogliere quelle che sono le caratteristiche e le peculiarità di ogni singolo studente, pensando magari a percorsi di studio soggettivi e personalizzati. Non va poi dimenticata l'importanza di un approccio interdisciplinare, fondamentale per permettere allo studente a sfruttare tutto quanto è stato appreso.

Che cosa si intende per innovazione didattica

Un tema ancor più importante è sicuramente quello dell'innovazione didattica. Un'espressione che porta a indicare tutti quei percorsi che sfruttano le nuove tecnologie nell'insegnamento delle singole materie. Si tratta di un qualcosa, che, alla lunga, favorisce partecipazione e collaborazione, sostenendo l'apprendimento e favorendo sia gli insegnanti che gli alunni. Insomma, tutto ciò finisce per creare un profondo legame tra media, metodi di comunicazione e scuola.

Dunque il legame tra tecnologia e mondo dell'istruzione sta diventando via via sempre più stretto e più importante. Questo è un qualcosa di inevitabile in una società che sta diventando sempre più digitale e accelerata. Un cambiamento che porta il settore della scuola a pensare a una vera e propria riorganizzazione. Un riorganizzazione che dovrebbe riguardare non solo e soltanto gli spazi, ma pure quelle che sono le strategie e le metodologie di insegnamento.

L'esempio della Lombardia

Ma quanto è stato applicato tutto questo nella realtà delle scuole? Un esempio importante è stato quanto accaduto, in Lombardia. In questa Regione sono state messe in atto delle vere e proprie azioni di ricerca-azione. Un qualcosa che è stato in particolar modo realizzato in vari istituti scolastici del primo ciclo d’istruzione. Un qualcosa che ha favorito la transizione e il passaggio a quelli che sono dei nuovi modelli didattici. Dunque, sotto il punto di vista dell'innovazione, un piccolo passo in avanti, in questi ultimi anni, è stato fatto.

L'obiettivo che è stato in particolar modo raggiunto è stato il rendere motivante l’atto di apprendere, provando così a migliorare quelle che sono le prestazioni e il rendimento degli alunni. Sicuramente il lavoro da fare è ancora molto lungo, creando una maggiore maggiore partecipazione e collaborazione. La strada però sembra davvero essere quella giusta.