Un problema molto grave e delicato da affrontare, che emerge sempre più spesso dai notiziari e su Internet riguardo il territorio di Como e provincia, è quello delle violenze domestiche tra anziani e badanti: il più delle volte le badanti sono colpevoli, ma non è raro che queste ultime siano le vittime.
Se ad essere accusato di violenza è l’assistito, la violenza è più difficile da accertare perché le sue azioni potrebbero non dipendere dalla diretta volontà, ma essere dettate da gravi malattie quali la demenza senile o l’Alzheimer. Le reazioni violente possono essere dettate da stati particolari quali forte disidratazione, assenza di nutrienti essenziali, shock da caduta, che possono provocare stati ansiosi e conseguente perdita di lucidità.
Sono da considerare anche situazioni, sicuramente meno comuni ma comunque frequenti, in cui le reazioni violente sono causate da un cambio repentino di medicinali come stabilizzatori dell’umore, antidepressivi, sonniferi. Chiaramente il cambiamento di un piano terapeutico deve seguire scrupolosamente le indicazioni di un medico, ma se un anziano gravemente affetto da Alzheimer sta per cambiare cure, la badante deve essere informata di questo cambiamento, sia che si tratti di una badante convivente che di una badante a ore a Como.
Infatti se la badante e la famiglia dell’assistito comunicano in modo costruttivo e trasparente, la badante può essere messa nella condizione di evitare reazioni violente da parte dell’anziano, tutelando anche la propria persona e il proprio lavoro. Esistono metodi per gestire una persona malata e violenta, ma non si tratta di tecniche infallibili e soprattutto vanno messe in atto solo da badanti che sono disposte a correre il rischio e che di conseguenza sono ben consapevoli e informate circa la patologia di cui è affetto il loro assistito e lo stadio di avanzamento della malattia.
Come evitare reazioni violente dettate da malattia: consigli utili per le badanti
Nel caso in cui, lo ripetiamo, il comportamento violento dell’assistito sia dipendente da una sindrome verificata e accertata, la badante può mettere in atto alcuni accorgimenti e strategie per evitare reazioni violente e scomposte da parte dell’anziano. Questo non esula dal fatto che, in caso di ferite gravi e abusi ripetuti, la badante non possa decidere di presentare le dimissioni per giusta causa o denunciare, secondo quanto previsto dal Codice Civile.
Vediamo insieme alcuni esempi:
- Rispettare orari, modalità e quantità dei pasti;
- Sorvegliare durante tutto l’arco del pasto l’anziano per evitare soffocamenti, ferite auto-inflitte con posate e imboccarlo se necessario;
- Creare un ambiente casalingo accogliente e tranquillo;
- Non sostituire l’anziano nelle operazioni che è in grado di gestire in autonomia;
- Mantenere l’ambiente domestico pulito e in ordine;
- Disporre l’arredamento in modo che non sia pericoloso
Al momento della presa in carico di una badante convivente i familiari dovrebbero essere a conoscenza delle tendenze aggressive del loro caro a causa di disturbi, e saranno quindi tenuti a comunicarlo alla badante, che deve essere messa nelle condizioni di accettare o meno l’incarico.
È possibile che, nonostante tutte queste precauzioni, qualche elemento al di fuori del controllo della badante scateni una reazione del malato, che potrebbe agire violentemente o sovra agitarsi. In questi casi va mantenuta la calma e seguito un certo comportamento:
- Occorre mantenere un atteggiamento calmo e controllato, cercare di distrarre l’anziano dalla causa della sua rabbia o del suo disagio magari tramite un’esca visiva;
- Evitare di arrivare al contenimento fisico tranne nei casi estremi, come il tentativo di aggressione pericolosa o il rischio di infliggersi ferite o traumi;
- Cercare di individuare e risolvere dove possibile la causa scatenante.
In caso di emergenza e se la situazione non può più essere tenuta sotto controllo, è necessario chiamare il 118 e avvisare i familiari. Queste soluzioni sono lo standard che viene normalmente consigliato per gestire un rapporto con qualsiasi tipo di anziano problematico e sono nozioni che una badante generalmente apprende dalla pratica del lavoro quotidiano, o per mezzo di formazioni specifiche sulle varie patologie che affliggono gli anziani.