Il riconoscimento di malattie professionali rientra nell’elenco delle vertenze patrocinate da uno studio legale specializzato in risarcimento danni da infortunio e malattie professionali contro l’INAIL.
Il riconoscimento di una malattia professionale e quindi l’ottenimento di un risarcimento seguono un iter specifico.
In questa guida ci occuperemo di definire correttamente il concetto di malattia professionale, le modalità di diagnosi ed i compiti rispettivamente dell’INAIL e dell’azienda.
Caratteristiche e definizione di MALATTIA PROFESSIONALE
La malattia professionale viene definita dall’INAIL come una patologia che provoca delle conseguenze sull’organismo agendo in modo lento e continuo.
Il concetto di professionale implica che la stessa sia contratta durante l’esercizio quotidiano delle proprie mansioni sul luogo di lavoro.
Malattia professionale e rischi lavorativi viaggiano dunque a braccetto: il loro è un rapporto causale diretto.
A sua volta il rischio lavorativo può essere provocato dalla mansione svolta oppure dall’ambiente di lavoro.
Ricorda inoltre che: mentre la malattia professionale si sviluppa nel corso del tempo l’infortunio viene definito come un trauma/danno che si verifica istantaneamente.
Malattie professionali: un breve approfondimento sulle tabelle INAIL
Le malattie professionali vengono suddivise dall’INAIL in:
- Tabellate: il lavoratore non è tenuto a dimostrare la causa della malattia professionale;
- Non tabellate: il lavoratore deve dimostrare la causa della malattia professionale.
Come viene eseguita la diagnosi di una malattia professionale
La diagnosi viene eseguita dal medico del lavoro sulla base degli esiti di accertamenti specifici.
Come sottolineato la malattia professionale è il risultato di un processo lento e di un’esposizione prolungata a un fattore di rischio, questo vuol dire che potrebbe accadere che i primi sintomi si manifestano dopo diversi anni.
Una volta che il medico del lavoro è sicuro di avere a che fare con una malattia professionale deve presentare la denuncia all’istante: consegna al lavoratore un certificato e quest’ultimo deve consegnarlo al proprio datore di lavoro entro le due settimane successive alla dichiarazione ufficiale della patologia.
A questo punto il datore di lavoro ha 5 giorni di tempo per inviare una comunicazione all’INAIL sull’avvenuta ricezione della denuncia della patologia professionale.
Dunque, il Medico Competente deve:
- Occuparsi dell’invio del primo certificato medico all’INAIL;
- Denunciare la malattia professionale alla ASL che, a sua volta, trasmetterà tale referto all’Autorità Giudiziaria.
Cosa deve fare l’INAIL per procedere con il riconoscimento della malattia
Dopo aver ricevuto tutta la documentazione descritta l’INAIL deve iniziare le pratiche per la certificazione della presenza della malattia professionale.
Questo implica la convocazione del lavoratore presso la sede dell’Istituto per una visita medica: accertata la presenza di un danno biologico il lavoratore inizierà a percepire un’indennità economica.
In caso contrario il lavoratore ha tre anni per fare ricorso ovvero essere sottoposto ad una visita alla presenza di una commissione composta da un medico INAIL ed il medico curante (tutte le spese sono a carico del lavoratore).
Come avviene il calcolo ed il pagamento dell’indennizzo per malattie professionali
Riconosciuta la malattia professionale il datore di lavoro deve procedere al pagamento:
- Della retribuzione completa per la giornata in cui la malattia si manifesta in quanto causa dell’assenza del lavoratore;
- Del 60% della retribuzione per i successivi tre giorni (se previsto il datore di lavoro deve procedere al pagamento di una parte integrativa).
L’INAIL invece deve occuparsi dei seguenti pagamenti:
- Indennità del 60% della retribuzione giornaliera a partire dal quarto giorno a quello in cui la malattia professionale si manifesta;
- 75% della retribuzione a partire dal 91° giorni di assenza fino a guarigione del lavoratore.
Il valore dell’indennità è calcolato sulla base della retribuzione del dipendente nel periodo precedente all’avvenuta denuncia della malattia professionale.
Il calcolo dell’indennità dovrà includere anche il danno biologico se questo è stato accertato.
In base al tipo di patologia il lavoratore ha diritto, oltre al pagamento dell’indennità, ai seguenti servizi:
- Assegni per assistenza continuativa personale;
- Soggiorni climatici;
- Cure termali;
- Cure ambulatoriali;
- Protesi, presidi ed ortesi.