Negli ultimi anni si sta sempre più diffondendo il concetto di "economia circolare" e di utilizzare i rifiuti come nuove materie prime. Ma cos'è l'economia circolare? E cosa comporta il riutilizzo dei rifiuti per il benessere del nostro pianeta?
Economia circolare ed economia lineare: quali sono le differenze
Se pensiamo alla parola "lineare" capiamo già che il termine è del tutto opposto a quello "circolare". Infatti, nell'economia lineare, le industrie, una volta acquisite le materie prime o le materie di partenza, producevano beni e prodotti che, terminato il loro utilizzo (o quando andavano incontro al deterioramento), venivano gettati sotto forma di rifiuti. Di conseguenza, le industrie devono riavviare il processo produttivo per rimpiazzare tali prodotti.
Oggi con l'avvento dell'economia circolare, si fa sempre più viva la consapevolezza che le risorse sono limitate sul nostro pianeta e che l'accumulo di rifiuti comporta una gestione dello smaltimento che non sempre è ottimale. Negli ultimi anni sta crescendo sempre più l'idea che i rifiuti debbano essere il più possibile riutilizzati, riparati o considerati come nuovi materiali prime.
Quella circolare è, quindi, un'economia in grado di autorigenerarsi, restituendo all'ambiente quello che aveva donato. In sostanza, l'economia circolare è una grande idea innovativa, necessaria per il benessere non solo degli esseri umani ma di tutto il pianeta ed è una valida strategia per la gestione dei rifiuti.
I vantaggi dell'economia circolare
Gli esperti dell'economia circolare si confrontano spesso con questa particolare economia come un modello in cui la produzione ma soprattutto il riutilizzo e il riciclo dei prodotti devono essere il più possibile lunghi.
L'obiettivo è sicuramente quello di ridurre la produzione di rifiuti, prolungando la vita dei prodotti. Quando questi non sono più riutilizzabili, possono essere una fonte di materiale primario.
In quest'ottica, il riutilizzo dei rifiuti comporta numerosi vantaggi:
- la trasformazione dei prodotti comporta una maggiore accessibilità alle risorse;
- un risparmio per le famiglie che possono acquistare beni riciclati a una pressione più bassa;
- una maggiore spinta verso la crescita economica e l'innovazione;
- un aumento della competitività aziendale;
- una maggiore disponibilità lavorativa (si stima che entro il 2030 per l'economia circolare vengano richiesti oltre 700000 nuovi posti di lavoro nell'Unione Europea);
- un grande beneficio per il nostro benessere e per la nostra salute;
- una minore emissione di gas implicata all'aumento dell'effetto serra;
- una maggiore salvaguardia degli habitat ambientali per preservare la biodiversità.
Il recupero dei rifiuti secondo l'economia circolare
Nell'ambito dell'economia circolare, stanno nascendo sempre più impianti che prevedono il recupero e in seguito il trattamento dei rifiuti. Tali impianti hanno lo scopo di ridurre la quantità di rifiuti e di utilizzarli per la produzione di materie prime o energia.
Il processo prevede diverse fasi.
- Raccolta dei materiali e trasporto fino all'impianto (qualora i rifiuti fossero differenziati, sarebbe più facile il loro smaltimento).
- Selezione dei materiali riutilizzabili da quelli che devono essere scartati.
- Riciclo dei materiali (ad esempio i metalli e il vetro possono essere nuovamente fusi e riutilizzati) o riutilizzo dei prodotti dopo essere stati ricondizionati.
- Per gli oggetti che non possono essere riciclati, questi vengono utilizzati per la produzione di energia. L'energia può essere ricavata mediante diversi processi, come la gassificazione, l'incenerimento e la digestione anaerobica.
- Se una parte degli scarti non può essere riutilizzata, questi vengono inviati in apposite discariche che limitano il rischio di contaminazione dell'ambiente.
Nel complesso si tratta di fasi complesse e delicate che devono essere svolte con strumenti e software specifici che consentono di ridurre l'impatto ambientale. Per questo motivo è importante affidarsi ad aziende specializzate, come Atena Consulting srl, che operano da anni nell'ambito della gestione e trattamento dei rifiuti, in particolare per la realizzazione di impianti, come cogeneratori, termovalorizzatori, gassificatori e impianti che prevedono l'utilizzo della pirolisi.