Lapsang Souchong: il più famoso tra i tè affumicati

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Il tè non è solo una bevanda da pomeriggio o da colazione, ma può essere utilizzato come vero e proprio ingrediente per cucinare, oppure può essere sorseggiato anche ai pasti, con pietanze salate. Per tali esperienze occorrono però dei tè particolari.

Uno su tutti: il tè affumicato. Esistono diverse varietà di tè affumicati (che si chiamano così perché, dopo aver essiccato le foglie, chi le lavora le affumica con legni di pino, al fine di accelerarne l’ossidazione), ma il più famoso è senz’altro il Lapsang Souchong. Conosciamo allora questo tè più da vicino.

Un tè nero dalla storia interessante

Il Lapsang Souchong è un tè cinese, conosciuto anche con il nome Zheng Shan Xiao Zhong (tradotto: “il tè della montagna originaria“). Come molti tè cinesi anch’esso viene prodotto nella zona del Fujian, verso nord, sui monti Wuyi, e dopo l’essiccazione viene affumicato con legni di pino o di cedro. Narra una leggenda che l’affumicatura con questi legni sia stata una scelta forzata quando, durante la dinastia Qing, dei militari si accamparono in una zona di lavorazione del tè e ne impedirono il proseguimento.

Quando se ne andarono, gli operai del tè, per non perdere il valore della vendita sul mercato, ne accelerarono la cottura e l’ossidazione con questo metodo “improvvisato”. In Gran Bretagna, soprattutto nei secoli scorsi, questo tè non ebbe grosso appeal poiché lo si considerava quasi di scarto, fatto con le foglie di poco valore, e veniva bevuto dalle classi meno abbienti.

Successivamente è stato riscoperto soprattutto grazie al fatto di essere stato il tè preferito da Winston Churchill, cosa che nel tempo lo ha portato a essere proposto nelle tea room più esclusive e acquistabile nelle migliori erboristerie e negozi di tè, tisane e infusi sul web.

Gli accostamenti con il cibo: inediti incontri

Non a tutti piace il gusto particolarmente intenso del Lapsang Souchong. Il suo sapore ricorda infatti, oltre alla frutta secca e alla soia, il sentore del legno e perfino di pancetta affumicata. Per questo motivo il suo utilizzo ideale è quello di accompagnamento dei pasti, di pietanze salate o amare. Chi ama fare colazione con il salato, allora potrà gustare questo tè con bacon e uova strapazzate, mentre come dopocena è perfetto insieme ad un cioccolato fondente 85-90% cacao.

Interessante l’abbinamento anche con altri cibi affumicati, come lo speck di montagna o il salmone, o con pesci come tonno o merluzzo.

E se non lo si volesse bere? Semplice: lo si può utilizzare in cucina come ingrediente. Le sue foglioline conferiscono infatti quel plus di gusto
aggiunto al pane, all’hummus di ceci, ai grissini speziati, ma anche a primi piatti come risotti, vellutate di zucca o carote.

C’è chi lo utilizza per arricchire una carbonara un po’ speciale, fatta con salmone e gamberi.

In sintesi: questo tè si rivela un prezioso alleato per la cucina intensa e dai gusti decisi.

Per berlo in purezza si prepara così

Non mancano poi gli amanti del Lapsang Souchong tal quale: cioè bevuto in purezza, o magari accostato ad un buon whisky di malto invecchiato.

Per prepararlo occorre ricordare che l’acqua non dovrà superare i 90-95 gradi, e che il tempo di infusione non dovrà superare i 3 minuti, altrimenti le foglioline rilasciano un gusto amaro. Per il gaiwan la temperatura sarà la stessa ma il tempo di infusione diminuisce e non dovrà superare il minuto (così da ottenere fino a tre infusioni con le stesse foglioline). Sarebbe preferibile non dolcificarlo, ma chi preferisce un gusto più delicato può utilizzare dello zucchero candito o semplicemente aggiungere del latte.