L’assicurazione sulla vita si propone come una polizza attraverso la quale chi ne beneficia ha l’opportunità di continuare a conservare il tenore di vita a cui è da sempre abituato nel caso in cui il soggetto assicurato dovesse morire in modo prematuro. Caratterizzata nella maggior parte dei casi da costi più che accessibili, viene scelta proprio per questo motivo da un gran numero di persone che ne apprezzano anche la convenienza. Non è detto che la polizza sia legata alla vita di chi la sottoscrive: può riguardare, infatti, anche una persona diversa rispetto al contraente, ovviamente a condizione che la sua identità sia segnalata in maniera esplicita.
Il funzionamento
Le modalità di funzionamento di un’assicurazione sulla vita sono piuttosto semplici: si è liberi di decidere se il premio debba essere versato una volta al mese, una volta ogni sei mesi o una volta all’anno. L’entità del premio dipende dalla tipologia di copertura per cui si decide di optare, ma anche da altri fattori, come per esempio il rischio dell’evento che si assicura – invalidità, morte, eccetera – e la durata della polizza.
Il caso di morte
La polizza vita più tipica è quella correlata al caso di morte del soggetto che l’ha sottoscritta: ai suoi familiari viene garantito un capitale, dopo il decesso, che viene versato in una soluzione unica. Anche il rischio di invalidità può essere coperto con questa formula, mentre le tipologie di contratto che possono essere sottoscritte sono due: la prima è quella della polizza vita caso morte temporanea, mentre la seconda è quella della polizza vita caso morte a vita intera. Con la polizza vita caso morte temporanea, il versamento è garantito quando la morte del soggetto assicurato avviene mentre la polizza non è ancora arrivata a scadenza; con la polizza vita caso morte a vita intera, invece, il versamento è garantito sempre, a prescindere dal momento in cui l’assicurato muore.
Le altre formule
Chi lo desidera può anche decidere di ricorrere a una polizza che garantisca lo stesso tenore di vita di cui si sta beneficiando al momento anche in futuro, per esempio dopo il pensionamento, per mezzo di una rendita futura. La rendita vitalizia differita prevede che essa venga pagata da una certa data successiva rispetto a quella in cui la polizza è stata sottoscritta, ma c’è anche la rendita vitalizia immediata. Non vanno dimenticate, inoltre, le polizze miste, che oltre ad assicurare una rendita futura servono anche a coprire il rischio di morte. Se è coinvolto il mutuo acceso per pagare l’acquisto di una casa, a farsi carico del saldo dell’importo è la compagnia assicurativa, sia quando il soggetto assicurato rimane invalido o muore, sia quando egli perde il lavoro. Tuttavia la polizza in questione è solo facoltativa all’atto della sottoscrizione di un mutuo, proprio come quella che copre da scoppi e incendi.
Quanto si spende
Non è possibile definire a priori i costi di una polizza vita, dal momento che l’entità del premio cambia a seconda del rischio dell’evento che si assicura e, come si sottolineava in precedenza, in base alla durata del contratto. Al momento della stipula, il contraente è tenuto a fornire delle informazioni (per esempio relative al proprio stato di salute) che dovranno essere aggiornate in seguito a eventuali cambiamenti. Le informazioni sanitarie, lo stile di vita del soggetto assicurato e la professione che egli svolge sono tutte variabili che contribuiscono a definire il premio.