Erario: crescono l’entrate nel 2014 dal settore dei giochi

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2014 l’anno della ripresa? Forse, ma diversi segmenti dell’economia del nostro Paese hanno registrato numeri tutto sommato positivi che attestano una stabilizzazione dei mercati. Tra i rami più vivaci della finanza italiana spicca l’industria dei giochi, che ha chiuso l’anno passato con un bilancio complessivo di oltre 80 miliardi di euro tra settore terrestre e online. Nella classifica globale degli incassi si confermano al primo posto gli apparecchi di intrattenimento (new slot e video lottery) con 46 miliardi di euro, una percentuale superiore al 50% del fatturato globale. Le macchinette di nuove generazione sono da tempo al centro di un acceso dibattito sulla regolamentazione e di recente sono stati uno dei punti cardine nella discussione della Legge di stabilità. La ragione di tanto rumore attorno alle slot emerge dal Bollettino delle entrate 2014 diffuso recentemente dal Mef: 11 miliardi di euro (oltre 500 milioni di euro in più rispetto al 2013) è il gettito derivante dal settore dei giochi finito nelle casse dello Stato. Si tratta di una cifra esponenziale, di un bottino che contribuisce a sostenere lo Stato e come tale viene considerato dagli economisti di Montecitorio come una risorsa da tutelare. A fare da contro altare ci sono però i movimenti no slot e i governi regionali che hanno dichiarato guerra al business delle ‘macchinette’, divenuto negli ultimi anni come la categoria di gambling più apprezzata dagli appassionati del nostro Paese. Analizzando invece la singole categorie l’impennata più considerevole per l’erario è stata registrata da uno dei giochi classici, ovvero dal Lotto, che nell’anno 2014 ha portato nelle casse dello Stato quasi 540 milioni di euro. Performance che viene confermata anche dal bilancio di 6,5 miliardi euro e una crescita nella raccolta di ben tre punti percentuali.

Il mercato del gioco d’azzardo, però, non ruota solo intorno a slot machine e lotto. L’evoluzione della tecnologia negli ultimi anni ha ‘costretto’ molte delle piattaforme dedicate al gioco d’azzardo (32Red, Lottomatica, Unibet e tante altre) ha investire diverse risorse sia dal punto di vista della regolamentazione secondo i canoni stabiliti dall’AAMS, sia per offrire a milioni di utenti nella Rete un servizio in grado di completare l’offerto retail del terrestre. L’abbattimento del digital divide e la distribuzione globale di dispositivi portatili come smartphone e tablet, hanno facilitato il successo del gioco d’azzardo online che nel 2014 ha raccolto oltre 12 miliardi di euro, quasi il 15% del bilancio complessivo del settore dei giochi. Lo stato di salute ottimale del gambling online è testimoniato dalla crescita negli accessi alle room dei principali operatori presenti nella Rete e dall’ingresso nel mercato italiano di investitori stranieri. Il 2014 è stato l’anno dell’approdo nel Bel Paese digitale di uno dei marchi più conosciuti del mercato britannico, con la messe online di 32Red Italia. L’operatore inglese ha contribuito, insieme alla crescita di altre realtà del gambling, a dare uno scossone al movimento del gioco online con nuove proposte di gioco che hanno spinto i competitors al miglioramento dei servizi globali offerti agli utenti. La crescita del segmento online è frutto anche del successo che stanno riscuotendo le applicazioni dedicati negli store ufficiali Android, iOS e WindowsPhone, segno di come siano cambiati i modi di approcciarsi al gioco e gli usi degli utenti dopo l’approdo di questi strumenti digitali nel mercato.

Sony Xperia Z2

Le previsioni per gli anni a venire sono rosee e gli analisti prevedono che nell’arco di un lustro i dispositivi portatili soppianteranno il desktop come strumento principale per approcciarsi al gioco online. L’unica nota stonata dal settore online viene dal poker. Dopo il successo registrato nel primo decennio del terzo millennio, il tavolo verde virtuale ha subito un netto calo di popolarità per la minore esposizione mediatica e per la perdita di appeal nei confronti degli utenti. Morale della favola, la raccolta annuale è scesa vertiginosamente nonostante gli operatori stiano investendo ancora dei capitali per il rilancio del gioco da tavolo più amato in tutto il globo.

Proseguiamo la nostra analisi sul settore analizzando un altro dei rami del gioco d’azzardo che all’offerta retail associa quella online, stiamo parlando ovviamente delle scommesse sportive. Il betting sport ha chiuso l’anno solare con un bilancio di oltre 5 miliardi di euro e una crescita complessiva rispetto allo stesso periodo del 2013 di 11 punti percentuali. Dal punto di vista analitico l’ascesa è stata relazionata ad un evento che ha monopolizzato l’attenzione degli scommettitori nell’estate scorsa, ovvero i Mondiali in Brasile. La rassegna iridata a fatto da traino all’intero segmento che è letteralmente esploso con l’inizio dei campionati nazionali e delle competizioni europee calcistiche. Anche in questo ramo c’è da registrare l’ingresso nel mercato italiano di capitali freschi portato da un noto bookmakers britannic, il cui volume di ricerche su Google ha superato persino la Nike.

Il 2015 sarà l’anno della verità per l’economia mondiale e l’industria dei giochi rivestirà come sempre un ruolo d’indicatore dello stato di salute globale della finanza.