Vivere con 36.000 Dollari all’anno è un libro che racconta la storia di Francis Scott Fitzgerald.
Francis Scott Key Fitzgerald è stato un importante sceneggiatore e scrittore statunitense, nato a Saint Paul il 24 settembre 1896 e morto a Los Angeles il 21 dicembre 1940.
I suoi romanzi e racconti, tra cui “Il grande Gatsby” , “Racconti dell’età del jazz”, “Gli ultimi fuochi” e “Il curioso caso di Benjamin Button”, sono considerati tra i più importanti del XX secolo.
Nel libro viene messa il luce la storia dal passaggio del periodo di scalata verso il successo fino ad arrivare ad un momento di crisi, a qualcosa di molto più amaro.
È un libro con note autobiografiche che vuole analizzare che, oltre all’agio e la ricchezza, c’è altro nelle nostre vite. Fitzgerald si è distinto per aver trattato temi sulla giovinezza e sul disagio generazionale che, rimangono sempre argomenti attuali che tutte le nuove generazioni affrontano.
Argomento che può riprendere questi temi è affrontato dalla vita degli studenti universitari e che decidono di intraprendere una strada che guardi al raggiungimento della propria indipendenza e cominciare così a fare i conti con le proprie risorse finanziare. Per gli studenti universitari, questo tipo di risorsa, viene direttamente dai genitori, la famiglia.
La prima cosa che si impara è la condivisione dello stesso tetto e la convivenza che, molte volte, porta a sviluppare una pazienza che prima non esisteva.
Avere un budget fisso serve anche a fare un minimo di gestione personale per imparare a gestire al meglio le proprie finanze escludendo la retta dell’affitto.
Essere uno studente fuori sede permette anche di vivere delle esperienze bellissime. Si conoscono nuove persone e si stringono dei legami che molte volte possono durare nel tempo e addirittura per tutta la vita.
Se avere dei margini economici non permette di accedere ad alcune situazioni, avere momenti condivisi con altre persone e vivere le stesse esperienze apre dei mondi inaspettati.
In conclusione un libro come quello di Fitzgerald rimarrà sempre attuale perché vuole descrivere momenti di vita vissuta che milioni di persone hanno affrontato, affrontano e affronteranno.