Per trovare l’impresa da truffare utilizzavano la visura camerale: si fingevano proprio degli incaricati dell’ente pubblico i truffatori scoperti a Verona. Il piano era abbastanza semplice: il finto incaricato dello sportello pubblico contattava il titolare dell’azienda, dimostrando la propria competenza e credibilità snocciolando i dati rintracciati con la visura camerale.
Una volta convinto il malcapitato imprenditore, il finto incaricato chiedeva i dati personali, come il numero del conto corrente, con una scusa. Secondo le vittime della truffa, le scuse erano le più disparate: presunti rimborsi, oppure delle sovvenzioni dell’ente pubblico per i titolari delle imprese locali diventavano così un pretesto per ottenere dati sensibili e svaligiare i conti dei malcapitati imprenditori veronesi.
Un’altra scusa inventata dai truffatori, a detta dei testimoni, consisteva in un servizio offerto dal finto incaricato: secondo chi si trovava al telefono, la Camera di Commercio avrebbe messo a disposizione dei consulenti per ottenere finanziamenti agevolati per il titolare dell’impresa. Un modo come un altro con lo stesso scopo: ottenere il numero di conto corrente e il codice fiscale del titolare per poter rubare indisturbati.
Dal canto suo, la Camera di Commercio di zona, in un comunicato stampa, ha informato gli imprenditori sul fatto che nessun incaricato autorizzato telefona per ottenere dati personali e che, in caso di rimborsi, si riceve una comunicazione scritta, che richiede di passare dagli uffici pubblici per saperne di più.
L’ente pubblico ha informato che:
· Nessun incaricato telefona per consulenze. Chi ne ha bisogno può rivolgersi agli sportelli gratuiti;
· La Camera di Commercio non offre direttamente prestiti e finanziamenti. In caso di bandi, si inseriscono in bacheca;
· In caso di rimborsi, la Camera di Commercio predispone un modello da compilare, che viene inviato all’indirizzo dell’interessato;
· La Camera di Commercio non vende libri o altre pubblicazioni. Opuscoli informativi possono essere distribuiti gratuitamente solo durante le conferenze stampa.
Con questa campagna di informazione, l’ente pubblico cerca di ridurre il numero delle vittime della truffa basata sulla visura camerale. Dopo diverse denunce, le forze dell’ordine sono riuscite a scoprire la truffa, ma potrebbero essere maggiori i danni causati dall’illecito, dato che le indagini sono a oggi in corso.