Questa campagna elettorale è stata insolita. È iniziata nell’autunno del 2012 con i congressi della CDU e della SPD in cui sono stati incoronati Merkel e Steinbrück ed è finita con la chiusura della campagna elettorale a Berlino e a Stralsund di Angela Merkel. Nel mezzo tanti dibattiti parlamentari, tante interviste …
Una campagna elettorale nel segno di Angela Merkel
Sin dall’inizio si è sviluppata intorno ad Angela Merkel, tanto che con il passare dei giorni è diventato un vero e proprio referendum sulla Cancelliera. Nel mese di agosto con la presentazione dei manifesti elettorali e degli spot televisivi della CDU e della SPD si è capito che tutto sarebbe girato intorno a Merkel. I depliant della CDU puntavano tutto su di lei: dagli anni nella DDR alle prime esperienze in politica, dagli anni al Cancellierato fino alla sua vita privata, alle sue abitudini e ai suoi sogni per il futuro. Il paradosso è che anche la SPD ha puntato tutto su Angela Merkel: prima i manifesti con le fotografie e gli slogan contro la Cancelliera poi è arrivato anche il sito (poi disattivato) angelamerkel.de. “Questa campagna elettorale è strana. Questa volta si tratta di un voto senza un vero scontro politico. Senza tensione, senza reali controversie, senza uno sfidante da prendere sul serio. Al posto di tutto ciò: soltanto Merkel”, ha scritto Robin Alexander sulla Welt. “Normalmente le campagne elettorali sono il momento della realizzazione di se stessi. Lo scontro tra i partiti si manifesta con posizioni chiare e nette. Ma Merkel rifiuta questo esercizio. Non vuole far votare sulla base degli argomenti, ma sulla sua persona” incalza René Pfister sullo Spiegel.
Dopo otto anni di governo Merkel è una Cancelliera forte e all’apice del potere. Potrebbe chiedere ai suoi cittadini sacrifici per grandi riforme o decisioni difficili. Ma, al contraio, preferisce rassicurare i propri cittadini. Gli slogan della CDU sono “affinché la Germania resti forte”, “il futuro della Germania in buone mani”, “insieme per il successo”. La Cancelliera punta tutto sulla voglia di continuità, di normalità e di tranquillità dei cittadini tedeschi. Del resto la Repubblica Federale è un Paese che, fondamentalmente, sta bene.
A Potsdam come a Berlino, il pubblico era vario, giovani, anziani, donne, portatori di handicap, cittadini di origini straniera e omosessuali.
Durante la giornata delle porte aperte di fine agosto, in cui tutti i ministeri sono stati aperti al pubblico, l’entusiasmo e l’attesa per la Cancelliera era travolgente. Non era una giornata di campagna elettorale, non c’erano bandiere della CDU, non c’erano i cartelli “Angie”, ma solo semplici cittadini che volevano un qualche contatto con la loro Cancelliera. Una foto, una stretta di mano, un sorriso. In migliaia hanno fatto più di un’ora di fila per ascoltare, in fondo, un semplice saluto di benvenuto. Il direttore dell’orchestra militare era palesemente emozionato davanti ad Angela Merkel.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale i grandi media nazionali tedeschi si sono concentrati soprattutto sulla Cancelliera. I ritratti e gli articoli dedicati ad Angela Merkel erano numerosi e tutti molto accondiscenti. La Germania appare oggi un Paese ipnotizzato dalla Cancelliera. Se questa ipnosi si trasformerà nel primo grande successo personale per Angela Merkel lo sapremo stasera.
Per questa notizia ringraziamo:
Potsdamer Platz, Germania, Europa
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