Da circa una settimana, l’Italia ha ridotto dell’80% la quantità di gas importato dall’Algeria che, insieme al metano fornito da Russia, Norvegia e Libia, costituisce il nostro fabbisogno di gas naturale. Le ragioni di questa, probabilmente temporanea, riduzione della quantità di gas importato sono legate all’eccessiva presenza di umidità nel metano che arrivava in Italia. Un problema tecnico che avrebbe potuto creare non poche problematiche anche nella rete di distribuzione italiana.
Anche considerando la crisi economica che scoraggia importazioni a fini industriali e il clima non troppo rigido di questa seconda parte di gennaio, per il momento la gestione del fabbisogno energetico del paese è sotto controllo.
Il problema legato all’import dall’Algeria si era già paventato in passato, ma il taglio della fornitura, per ragioni tecniche, non aveva mai superato il 35%.
Per il momento, è difficile valutare in che modo questo cambiamento nelle modalità d’approvvigionamento energetico possa andare ad influenzare i costi del gas nel nostro paese che negli ultimi mesi hanno registrare un leggero incremento. Confronta le offerte per il gas per tenere sotto controllo l’andamento del mercato.
E’ probabile, in ogni caso, che eventuali effetti legati a questa piccola crisi energetica possano essere avvertiti soltanto tra qualche settimana.