Un tempo erano soltanto gli scrittori, prevalentemente inglesi, ad usare una tenue luce soffusa mentre lavoravano e traducevano in arte le loro idee creative.
Si trattava , da un lato, di un modo per orientarsi un minimo e vedere cosa si scrivesse durante la notte e, dall’ altro, di uno stratagemma per non dare troppo fastidio al proprio partner mentre dormiva.
Oggi, invece, la lampada da tavolo ben può dirsi la vera essenza di una scrivania.
Non più dunque soltanto un privilegio di scrittori che creano durante la notte o di studenti che chiedono alle tenebre di memorizzare un esame particolarmente difficile, ma uno strumento importante di tavoli e scrivanie di casa o dell’ufficio per svariati motivi.
Il primo, il più pratico ma anche importante, è sicuramente quello di tutela della vista.
Passare, infatti, ore ed ore davanti al computer sfruttando soltanto la luce derivante dal pc è molto dannoso per i nostri occhi.
Aggiungere, invece, una luce sottile di aiuto come quella delle lampade da tavolo giova a non affaticare la vista, specialmente se lo spettro luminoso viene proiettato direttamente sull’oggetto del nostro lavoro e non sulla nostra persona.
Come dire, insomma, meglio che resti al buio il nostro corpo e sia ben illuminato ciò che stiamo visualizzando e non viceversa.
In seconda battuta, poi, ma non per questo da sottovalutare, la lampada da tavolo, ormai, completa la scrivania.
Le statistiche parlano di una quadruplicazione dei mestieri svolti esclusivamente dalla postazione fissa di un pc posto su di una scrivania rispetto a quanto accadesse circa quindici anni fa.
E’ alla scrivania, infatti, che ormai impiegati, manager e professionisti di diversi settori passano la propria giornata lavorativa, per 6, 8 e talvolta anche 10 ore al giorno.
Diventa quindi naturale considerare la propria postazione lavorativa quasi un secondo habitat e volerla pertanto renderla confortevole, oltre che funzionale.
Oltre alla foto del proprio partner e dei propri figli, dunque, la lampada da tavolo completa la scrivania, rendendo il tavolo di lavoro non più soltanto imbandito e pronto ma anche, e per fortuna, illuminato.