Correva l’anno 2010 quando, a seguito della prematura eliminazione dal Mondiale in Sudafrica della nostra nazionale, critica e media lanciarono l’allarme sui nostri settori giovanili, non più capaci come una volta di sfornare talenti. Dopo il Mondiale in Brasile del 2014, terminato anch’esso con l’eliminazione degli azzurri nella fase a gironi, il disco non è cambiato con i soliti buoni propositi di dover fare investimenti per i giovani calciatori. Ora qualcosa si sta muovendo con la nascita dei Centri Federali, ovvero dei luoghi a livello regionale dove far crescere potenziali talenti, ma per molte squadre anche di grande blasone le squadre giovanili continuano ad allenarsi in camp inno adatti e spesso in sovrannumero, dovendoli quindi dividere tra le varie compagini delle diverse categorie. Napoli, Sampdoria o Genoa sono l’esempio di questa sciatteria verso i loro giovani calciatori. Non è un caso che società considerate per dire minori come il Chievo o il Palermo abbiano migliorato le strutture di allenamento con il risultato di ottenere ottimi risultati, i clivensi hanno addirittura vinto lo scudetto Primavera di due anni fa. Chi invece da sempre punta molto sui settori giovanili sono sicuramente Roma e Lazio, che possono vantare anche centri di allenamento all’avanguardia come Trigoria e Formello. Di giovani talenti ne sono passati tanti nella capitale ma il rischio maggiore è sempre che si brucino, o per sfortuna dovuti agli infortuni oppure per questioni caratteriali e comportamentali con i bei locali, le discoteche o una chic festa di laurea Roma fino a tarda notte che spesso fanno perdere ai ragazzi la retta via.
Roma e Lazio, tanti ragazzi in rampa di lancio
La Roma ha in rosa diversi simboli di come i giallorossi da sempre puntino sui propri ragazzi. Totti, De Rossi e Florenzi sono simboli e colonne della squadre tutti prodotti del vivaio. Per ragioni di cassa però in estate sono stati sacrificati giovani interessanti come Romagnoli, Pellegrini e Mazzitelli con soprattutto il centrale di difesa passato al Milan che avrebbe potuto far molto comodo a Garcia prima e Spalletti ora. In prima squadra ha già esordito, realizzando anche due reti, il centravanti Sadiq che, assieme al terzino destro Nura anche lui in orbita prima squadra ma frenato da problemi fisici, sarà riscattato dallo Spezia. Sempre in attacco in grande evidenza Soleri e Tummiello, che a suon di gol stanno trascinando i giallorossi sia in campionato che in Youth League. Altro ragazzo che ha esordito è il jolly Di Livio, figlio del mitico Angelo, mentre i prossimi pronti al grande salto sono Marchizza e De Santis, tutti da tenere d’occhio senza dimenticarsi di Ricci che, in prestito al Crotone in Serie B, sta facendo una stagione da incorniciare. La Lazio ha in rosa attualmente due prodotti del proprio settore giovanile, Cataldi e Keità, ma anche qui i talenti non mancano. In prestito in Serie B a farsi le ossa ci sono i centrocampisti Minala, Crecco e Oikonomidis oltre che il centravanti di belle speranze Tounkara. Nella Primavera invece, che dopo un inizio stentato sta rapidamente risalendo la china, si stanno confermando i due attaccanti Palombi e Cali, mentre si dice un gran bene del centrocampista classe ’98 Miacheal Folorunsho e del coetaneo compagno di reparto Edon Bequiri. Insomma, il futuro per le due squadre della capitale più che roseo sembra essere sempre più verde.