Sospensione del mutuo fino al 2017

La nuova Legge di Stabilità concede la sospensione del mutuo fino a tre anni a famiglie e imprese in difficoltà

 

Fino al 30 marzo 2015 è possibile richiedere la sospensione del mutuo. In periodi di crisi economica come questo, d’altronde, anche avendo scelto il finanziamento più conveniente e più adatto alle proprie esigenze mettendo i mutui presenti sul mercato a confronto, è possibile che famiglie e imprese non riescano più a sostenere il peso delle rate relative all’acquisto di un immobile o a un prestito finalizzato.

Fortunatamente il governo italiano si è adoperato per sostenere queste categorie in difficoltà. Seguendo le procedure della Legge di Stabilità, infatti, famiglie e aziende in crisi possono richiedere la sospensione del mutuo fino a tre anni e sollevarsi, almeno momentaneamente, dall’onere di un pagamento diventato scomodo o impossibile da sostenere.

Proroga della sospensione del mutuo

La principale novità garantita dalla Legge di Stabilità 2015 consiste nella proroga del provvedimento. Famiglie e imprese possono infatti decidere per la moratoria fino al 30 marzo 2015, diversamente da come stabilito in precedenza. L’agevolazione, inoltre, ha validità di tre anni e quindi consente a tutti i richiedenti di mettere in pausa il pagamento fino al 2017.

Chi potrà beneficiare della sospensione

Come definito dalla norma relativa, potranno beneficiare della sospensione le imprese di picco o media dimensione “in bonis” o le famiglie in difficoltà. In particolare queste sono le aziende che si trovano in assenza di debiti definiti come “sofferenze” o “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinate” da oltre 90 giorni, e i nuclei familiari colpiti da improvvisa disoccupazione o dalla perdita del congiunto.

Attenzione al tasso di interesse

Non si dimentichi, in ogni caso, che la moratoria come definita dalla legge, è valida per l’intera quota di capitale, ma non riguarda i tassi di interesse. Questi infatti dovranno essere corrisposti e, in quanto calcolati sull’intero debito invece che sulle rate in sospeso andranno per forza di cose ad aumentare il debito del mutuatario. Si consiglia pertanto di calcolare accuratamente la convenienza reale dell’agevolazione perché possa dirsi davvero tale.