I Cetrioli di mare sono in difficoltà. Tutti conoscono i problemi che elefanti e rinoceronti si trovano ad affrontare a causa del bracconaggio, che i delfini devono affrontare a causa della caccia da parte dell’uomo, e che gli squali affrontano quando i governi troppo zelanti cercano di convincere i…
I cetrioli di mare rischiano l’estinzione, a rischio anche l’ecosistema marino
I Cetrioli di mare sono in difficoltà. Tutti conoscono i problemi che elefanti e rinoceronti si trovano ad affrontare a causa del bracconaggio, che i delfini devono affrontare a causa della caccia da parte dell’uomo, e che gli squali affrontano quando i governi troppo zelanti cercano di convincere i loro elettori che stanno aiutando a evitare attacchi di squali. I cetrioli di mare potrebbe non essere così carismatici come le loro controparti della megafauna, ma in realtà forniscono un servizio importante per gli ecosistemi della barriera corallina.
Aiutano a mantenere la sabbia nelle lagune del reef e mantengono fresche le “praterie” sottomarine, nutrendosi della materia organica morta che è mescolata con la sabbia, le sostanze nutritive che espellono possono ri-entrare nella rete biologica contribuendo alla formazione di alghe e coralli. Senza i cetrioli di mare, non può avvenire una sorta di riciclo dei nutrienti. Si pensa anche che i cetrioli di mare aiutano a proteggere le barriere da danni dovuti all’acidificazione degli oceani. Nutrire i componenti organici della sabbia sembra aumentare l’alcalinità dell’acqua di mare circostante.
Il problema, secondo uno studio condotto da Steven Purcell e Beth Polidoro, è che i cetrioli di mare sono considerati uno spuntino di lusso. Come spiegano a The Conversation, le versioni secche-out delle specie tropicali al dettaglio vengono vendute dai 10 ai 600 dollari per chilogrammo a Hong Kong e nella Cina continentale. C’è persino una specie che è venduta per 3.000 dollari al chilo, secchi. I cetrioli di mare sono pensati come “delizie culinarie”, e spesso adornano i buffet dei piatti dei festival e sono serviti a cene formali.
Ci sono 377 specie conosciute di cetriolo di mare. Lo studio di Percill e Polidoro dimostra che più risulta pregiata una specie è come una prelibatezza, più è probabile che la IUCN la classifichi come vulnerabile o minacciata. Questo vale almeno per le specie sulle quali gli studiosi hanno indagato. E ‘evidente che la più costosa delle bestioline è probabile che possa essere tracciata con puntini arancioni o rossi.
Un cetriolo di mare in via di estinzione, H. scabra.
Non è solo una correlazione. Nella maggior parte dei casi, è la rarità di una specie che fa salire il valore, portandola allo sfruttamento e, infine, all’estinzione. E ò’economia di base domanda / offerta. Ma i ricercatori dicono che per i cetrioli di mare la relazione causale è invertita. “Aumenta con l’alta rarità dei cetrioli di mare, non viceversa”, scrivono. “Nessuna delle specie naturalmente rare sono particolarmente di alto valore.”
C’è qualcosa che si può fare per proteggere queste scomode creature? “In alcuni casi, divieti di pesca specifici sono stati immessi sui cetrioli di mare minacciati”, osservano i ricercatori, “ma questi regolamenti non impediscono l’esaurimento di una serie di altre specie più in basso nella catena del valore dell’ecosistema”. Invece, essi credono sia utile creare un breve elenco delle specie consentite da pescare, una specie di “carta del pesce sostenibile del Monterey Bay Aquarium”, ma per i cetrioli. Si escluderebbero specie minacciate e quelle più critiche per la fornitura di servizi ecosistemici alle scogliere. Se la pesca del cetriolo di mare può essere controllata, le specie più rare potrebbero avere una possibilità in più per sopravvivere.
Fonte: http://animals.io9.com
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