Expo2015 ha visto un’apertura davvero infelice. Quella che doveva essere l’Esposizione Universale per eccellenza, il trampolino di lancio per un’Italia proiettata sul mondo, non ha potuto mettersi nella giusta posa. La foto scattata, infatti, ha dato evidenza di una città poco sicura e devastata dai danni provocata dai Black Blocks. I titoli relativi alla guerriglia esplosa nel capoluogo lombardo campeggiano su tutti i giornali italiani e stranieri (tra cui il Financial Times, il Guardian, Le Monde, Der Spiegel, El Pais) rimandando davvero una brutta immagine.
Da una parte, dunque, il potere politico che conta su Expo2015 per uscire dalla crisi, dall’altra una protesta che, a causa di pochi dimostranti incappucciati, travalica subito i limiti trasformandosi in lotta armata con lancio di pietre, bottiglie fino ad arrivare alle bombe incendiarie che hanno raggiunto addetti all’ordine pubblico ed auto usate a Milano in sosta.
Le previsioni erano chiare: venti milioni i visitatori attesi, dieci milioni di biglietti già acquistati dal pubblico, gruppi di violenti in arrivo da Italia, Francia Germania e Grecia. La Polizia non ha potuto nulla. Non così per i cittadini che, due giorni dopo la rovinosa manifestazione, si rimboccano le maniche per ripulire la città. In tuta bianca e azzurra, i milanesi – bambini inclusi – hanno aderito al richiamo del sindaco – Nessuno tocchi Milano – ed hanno combattutto la loro personale lotta contro lo sporco, armati di soli stracci e detersivi.
Da piazzale Cadorna, verso via Carducci un percorso al contrario verso il luogo dove tutto è cominciato: tra grida di incitamento, entusiasmo ed applausi, i 20.000 spazzini improvvisati hanno cancellato le tracce e rimesso ordine nella propria città. Un momento tragico, trasformatosi in una festa per Milano a cui sono intervenuti il sindaco in persona, cantanti e comici.
Certo, chi ha avuto il veicolo danneggiato, dovrà ricorrere alla propria assicurazione al fine di potersi acquistare un’altra auto usata così da potersi godere ancora la quattro ruote. Se può consolare questi sfortunati, pare che si possa oggi dare un volto agli incappucciati che hanno “animato” la manifestazione di cui sopra. Oltre a una ventina tra greci e francesi coinvolti nella mischia e fermati tra Milano e Genova, parecchi erano gli esponenti di vari movimenti autonomi ed anarchici provenienti da diverse città d’Italia. Bisognerà attendere parecchio, però, per avere conferma dei nomi dei responsabili per cui scatterà l’arresto.
Andando al lato pratico della faccenda: dove trovare delle auto usate a Milano? Almeno per una volta, la risposta è semplice! Basta, infatti, visitare Bakeca.it, il sito di annunci più popolare in Italia. Visitando la sezione Motori, sarà possibile identificare il modello di auto usata corrispondente alle proprie esigenze. I dettagli contenuti negli annunci aiuteranno gli interessati a compiere l’acquisto giusto!