Quattroruote e Aci, chi evade l’assicurazione auto costerebbe all’Italia ben 850 milioni di euro: dati e prospettive a confronto.
Come ormai ben sappiamo, l’assicurazione auto in Italia raggiunge picchi elevatissimi di costo, arrivando a un prezzo che supera del 70% circa i costi delle polizze auto nel resto d’Europa: un problema che non rende sicuramente felici gli automobilisti nostri connazionali, che spesso per spendere meno decidono di informarsi sulle assicurazioni online più vantaggiose, le quali possono presentare margini di risparmio maggiori.
Il caro polizze non è però certo una situazione che può giustificare l’evasione. Se qualcuno non ne conosce ancora l’importanza, sarà infatti bene che si informi su come funziona la legge sulla responsabilità civile autoveicoli: in Italia l’assicurazione auto è un obbligo e di certo non stipularla e viaggiare senza tutele non giova né a noi né a chi condivide con noi la strada.
L’evasione genera rischi incalcolabili e crea danni che si redistribuiscono sulla società intera; costi che le compagnie assicurative sono tenute a coprire ma che poi recuperano attraverso aggravi fiscali che vanno a colpire i cittadini onesti. Si può parlare dell’evasione delle polizze Rc auto come una vera e propria piaga del sistema-Italia.
Ecco perché balzano agli occhi i dati emessi da Quattroruote e Aci, che hanno congiuntamente lavorato a una ricerca sul tema dell’evasione del bollo auto: la ricerca parla di un buco nelle casse dello Stato pari a 850 milioni di euro ogni anno, scavato da coloro che si aggirano per le strade senza aver pagato il bollo dell’auto.
Le automobili che infatti viaggiano sulle strade italiane sarebbero 34,4 milioni: un numero elevato che dovrebbe presumibilmente portare alle casse dello stato circa 6,45 miliardi di euro. Un cifra che, nemmeno a dirlo, non viene raggiunta e che anzi si ferma a 5,6 miliardi di euro di entrate.
Si tratta di una situazione che non è tollerabile e che è sicuramente complice dell’elevato prezzo delle polizze che i sottoscrittori devono pagare per assicurare la loro auto: se tutti pagassimo la cifra dovuta, di certo lo scarto non sarebbe così elevato.
Le Regioni, d’altro canto, non applicano le forti sanzioni previste per chi viene sorpreso a viaggiare con assicurazione scaduta o non stipulata: una situazione che spinge allora chi evade a farlo quasi tranquillamente dato che, pagando dopo la scadenza, le penali sono molto basse.
Per legge poi, coloro che non pagano il bollo dell’assicurazione da 3 anni rischierebbero di vedersi ritirare carta di circolazione e targa dell’auto: questo provvedimento non viene quasi mai applicato dalle stesse Regioni, sebbene l’articolo 96 del Codice della Strada lo preveda.
Sebbene in Campania si parli di mezzo milione di automobilisti avvezzi all’evasione, e in Emilia Romagna siano state rese note evasioni per 41 milioni di euro (fonte, le cartelle esattoriali di Equitalia e gli avvisi di pagamento), solo nel Lazio e in Lombardia si applica la radiazione dei veicoli in maniera regolare.
Ce lo rivela il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, che ricorda quella colossale radiazione che nel 1999 portò a togliere tarda e libretto di circolazione a oltre 2 milioni di veicoli, in occasione del passaggio del pagamento della tassa dallo Stato agli enti locali.
Se invece si applicasse questo sistema immediatamente, le Regioni potrebbero andare a risparmiare su tutte le operazioni volte a rientrare dal debito, spese che costano circa 25 milioni di euro l’anno.
La morbidezza nel trattamento dell’evasione di certo secondo Quattroruote e la stessa Aci non sarebbe un deterrente efficace al mancato pagamento dell’assicurazione auto: come suggeriscono, infatti, gli enti preposti dovrebbero amplificare e intensificare i controlli nelle strade. Ma lo spauracchio non basterà: ci vorrà polso fermo e forse qualcosa potrebbe cambiare, a beneficio di chi invece l’assicurazione continua a pagarla.