Quando correre non basta: la liposuzione

La liposuzione è una tecnica chirurgica basata su una procedura di aspirazione del grasso in eccesso dai tessuti sottocutanei. Attualmente fra gli interventi di chirurgia plastica più richiesti, tale metodica trova applicazione nel trattamento definitivo di vari tipi di inestetismi, come la cellulite e il lipoma. Non indicata per ridurre il peso corporeo complessivo, la liposuzione è ideale per modellare i cosiddetti “punti critici” come l’addome, i glutei e le cosce: in queste zone, infatti, si concentrano generalmente gli accumuli di grasso e cellulite più difficili da rimuovere con i sistemi tradizionali quali dieta ed esercizio fisico.

Per questo, alla liposuzione sono solite ricorrere le persone che, pur avendo raggiunto il proprio peso forma, non sono riuscite tuttavia a snellire alcune zone del corpo afflitte da cuscinetti resistenti a qualsiasi altro trattamento.

Grazie all’evoluzione costante che ha interessato questa tecnica nel corso degli ultimi anni, oggi è possibile ottenere ottimi risultati riducendo al minimo i rischi e gli effetti collaterali. L’intervento viene preceduto da un’accurata anamnesi volta ad accertare lo stato di salute generale e la storia clinica del paziente. Vengono poi scattate alcune foto delle zone interessate: in questo modo sarà possibile verificare con maggiore precisione i risultati dell’operazione. Alcune procedure richiedono l’anestesia locale, mentre altre vengono solitamente eseguite in anestesia generale.

A seconda dei casi, l’equipe medica può applicare diverse metodologie di intervento, scegliendo fra liposuzione tumescente, liposuzione ad ultrasuoni e liposuzione assistita. Ciò che accomuna queste tre tecniche è la procedura che prevede l’effettuazione di piccoli tagli sulla superficie cutanea e l’inserimento di una cannula per l’aspirazione del grasso e dei liquidi. Quando si opta per la liposuzione tumescente, all’inizio dell’intervento viene inoculata sottocute una miscela di sostanze fluide che comprende acqua salata, lidocaina ed epinefrina. L’acqua salata agevola la rimozione del grasso, mentre l’epinefrina ha una funzione vasocostrittrice.

La lidocaina, infine, è un anestetico che aiuta a lenire il dolore. Nella liposuzione ad ultrasuoni, il medico inserisce sottopelle un emettitore di ultrasuoni che favorisce la rottura delle cellule adipose e la loro rimozione. La liposuzione assistita è particolarmente efficace nel trattamento del grasso più duro e difficile da eliminare, come quello localizzato su braccia e caviglie: questa metodica è incentrata sull’impiego di una cannula vibrante che, oltre ad agevolare la rimozione degli accumuli più resistenti, consente di operare con più precisione ottenendo una sensibile riduzione del dolore e del gonfiore. Esistono poi altre evoluzioni della liposuzione: fra le più recenti ed innovative, il bodytite occupa un posto di spicco. Questo intervento di chirurgia plastica mininvasivo si avvale dei benefici effetti della radiofrequenza medicale per sciogliere delicatamente gli accumuli adiposi più ostinati, modellare i punti critici del corpo e ricompattare la pelle contrastando il rilassamento cutaneo.