Le armi hanno sempre affascinato alcune persone e diverse ne hanno anche acquistato qualcuna. Tuttavia, altri ancora, i più audaci, hanno deciso di imparare ad utilizzarla, andando in qualche poligono di tiro per esercitarsi. In Italia ve ne sono diversi, tra cui un poligono a Roma, in cui poter imparare a maneggiare un'arma e magari divertirsi nel suo utilizzo. Un divertimento davvero particolare, che in alcuni casi tende ad essere usato per sfogare lo stress o le tensioni accumulate durante la vita quotidiana.
Comunque, spesso se ne sente parlare, ma pochi conoscono cosa sia un poligono di tiro e soprattutto quali caratteristiche questo abbia. Proviamo ad approfondire questo argomento e conoscere meglio questo universo, diffuso molto più di quel che si creda.
Un poligono di tiro non è altro che un'area limitata e circoscritta, all'aperto o al chiuso, che permette alle persone di esercitare il tiro sportivo o militare con delle armi da fuoco, senza tuttavia provocare danni alle strutture. Tali aree possono essere quindi destinate ad attività sia sportive, come il tiro a segno, e sia militari. In quest'ultimo caso, un poligono viene soprattutto utilizzato per esercitazioni al tiro da parte delle truppe o per collaudare armi.
Tuttavia le caratteristiche di tali strutture tendono a differire se queste sono al chiuso o all'aperto. I poligoni al chiuso devono infatti presentare elementi di protezione come terrapieni e rinforzi dei muri portanti. Tutto ciò si deve poi abbinare anche ad un sistema di ventilazione che faccia circolare l'aria ed eviti il ristagno di gas emanati con l'utilizzo delle armi. Infine, per evitare problemi di rumori, dannosi per l'udito, si prevede l'uso di locali di prova ben separati gli dagli altri.
Nettamente diversi sono i poligoni all'aperto, utilizzati generalmente per l'addestramento in varie condizioni metereologiche e per provare armi e sparare a lunga distanza, dai circa 1.000 metri in poi. Queste strutture sono costituite da estese aree in cui vi si trovano parziali coperture, fatte di tettoie, per difendersi dagli elementi atmosferici. A queste poi si aggiungono fossati e trincee. Nei poligoni di tipo militare, vi sono inoltre anche degli ampi fossi, destinati alla detonazione di residui bellici o di altra natura, ritenuti pericolosi.
Nel nostro Paese, comunque, si possono ritrovare tre tipi di poligoni: quelli militari, utilizzati esclusivamente dalle forze armate e dai loro appartenenti, e che sono gestiti dal corpo del Genio; quelli relativi al UITS, quindi all'Unione Italiana Tiro a Segno, e che sono aperti alle persone comuni; ed infine quelli propriamente privati e che sono gestiti da società di tiratori, non tutte riconosciute ufficialmente dalla federazione e dal CONI in generale.