L’ultimo treno per il Bundestag. Non è il titolo di un film, ma l’ultima occasione per i Pirati tedeschi di entrare nel Parlamento. Dopo una stagione di successi e di enorme risonanza mediatica, la Piratenpartei, che ha svolto il suo congresso in questo fine settimana, oggi è data nei sondaggi a circa il 2-4 per cento. La concorrenza è aumentata. Ad aprile è nata Alternativa per la Germania, il partito antieuro che sta togliendo ai Pirati un po’ di voti, qualche militante e molta visibilità sui media. Durante il congresso Christian Jacken ha annunciato il suo passaggio proprio a Alternativa per la Germania. Gli altri Pirati non l’hanno presa bene.
L’ultimo treno per il Bundestag. Non è il titolo di un film, ma l’ultima occasione per i Pirati tedeschi di entrare nel Parlamento. Dopo una stagione di successi e di enorme risonanza mediatica, la Piratenpartei, che ha svolto il suo congresso in questo fine settimana, oggi è data nei sondaggi a circa il 2-4 per cento. La concorrenza è aumentata. Ad aprile è nata Alternativa per la Germania, il partito antieuro che sta togliendo ai Pirati un po’ di voti, qualche militante e molta visibilità sui media. Durante il congresso Christian Jacken ha annunciato il suo passaggio proprio a Alternativa per la Germania. Gli altri Pirati non l’hanno presa bene.
L’ultimo Congresso della Piratenparteiprima delle elezioni federali del 22 settembre è stata la tappa decisiva per iniziare con entusiasmo e convinzione una campagna elettorale che si prevede essere lunga e agguerrita. È stato proprio Bernd Schlömer, Presidente e leader del Partito, ad invitare tutti i pirati a ritrovare gioia e compattezza per raggiungere l’obiettivo comune: raggiungere il 5 per cento dei consensi ed entrare in Parlamento. Nel Bundestag i Pirati porteranno una nuova e innovativa cultura politica perché non imporranno l’obbligo di seguire le decisioni del gruppo parlamentare, ha detto Schlömer. Durante il congresso a Neumarkt in der Oberpfalz(Baviera) non sono mancate polemiche, in particolare sulla proposta di un costante congresso di partito online che è stato però bocciato. Tuttavia, tale discussione rientra in una normale dialettica interna per un partito che fa del confronto aperto uno dei suoi punti di forza.
La sfida politica dei Pirati tedeschi non è ancora persa. Sebbene il più famoso blogger tedesco, Sascha Lobo, abbia recentemente annunciato la sconfitta culturale dei pirati, in relazione all’approvazione da parte del Bundestag di una legge restrittiva sul diritto d’autore, ha al contempo affermato che c’è ancora speranza. I Pirati, con questo Congresso, hanno provato a mettere ordine al loro internodopo mesi di vero e proprio caos. Ora resta indispensabile riuscire a proporsi ai cittadini tedeschi come credibili alternative ai partiti tradizionali. Ce la faranno?