Paolo Gila: I legal trust, tra libri Thriller e realtà
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Di Paolo Gila – Cadoinpiedi.it
I creditori che assediano il bancarottiere, gli ereditieri che impugnano il testamento, il fisco che insegue gli evasori sino alla porta celeste dei paradisi fiscali: sono tutte varianti di un immenso meccanismo che ha radici nell’avidità umana. Ecco alcuni esempi tutti italiani
L’enorme successo del thriller di Wilbur Smith Vendetta di sangue nasce forse anche dall’attualità dei temi che affronta. Al centro dell’intreccio, infatti, lo scrittore sudafricano ha posto un trust – un fondo di riserve di denaro praticamente illimitato – conteso tra i buoni e i cattivi della sua storia.
E proprio come nella realtà, spessissimo all’origine di queste aspre contese vi sono segreti di famiglia e peccati inconfessabili che si tramandano di generazione in generazione.
Già il primo ministro britannico Winston Churchill aveva sentenziato che “i peccati hanno le ombre lunghe”. Come a dire che, anche se sapientemente nascosti e sotterrati, gli errori hanno conseguenze in grado di affiorare a distanza di tempo, mostrando inevitabilmente la linea di continuità tra l’effetto esteriore e l’origine lontana e misteriosa dei misfatti.
Amori clandestini, accordi segreti e ricchezze nascoste sono spesso alla base di storie intricate dall’esito incerto e che, una volta insabbiati, germinano polloni con finali di partita talvolta anche drammatici o tragici. In fondo, la sfida tra gli uomini consiste da una parte nel tentativo di svelare ciò che è celato e dall’altra di occultare ciò che non si vuole far conoscere.
I creditori che assediano il bancarottiere, gli ereditieri che impugnano il testamento per ottenere ciò che ritengono sia loro dovuto da parenti infidi e accaparratori, il fisco che insegue gli evasori sino alla porta celeste dei paradisi fiscali: sono tutte varianti di un immenso meccanismo che ha radici nell’avidità umana. Ecco alcuni esempi tutti italiani.
ALBERTO SORDI E L’EREDE RAGGIRATA
La vicenda dell’eredità di Alberto Sordi con la sorella raggirata dai legali e dal notaio di cui lei stessa si avvaleva per gestire e amministrare il lascito – consistente in 35 mila euro di interessi mensili – è solo l’ultimo caso in ordine di tempo. Non mancano esempi ancor più evidenti ed eclatanti, come l’eredità dell’avvocato Agnelli.
L’AVVOCATO E I SUOI POCO RACCOMANDABILI LEGALI
La figlia di Giovanni, Margherita, ha intentato causa contro i legali del gruppo, che a suo dire volevano escluderla dalla gestione di una parte del patrimonio che il padre aveva costituito all’estero, le cui dimensioni non sono mai state correttamente identificate. Dalla vertenza giudiziaria, secondo la ricostruzione operata dai pubblici ministeri della Procura di Milano Eugenio Fusco e Gaetano Ruta, sarebbero riconducibili all’avvocato alcune fondazioni e trust allocati in Svizzera e in Liechtenstein. Tutte istituzioni – come ad esempio la Alcyone, la più conosciuta – erano amministrate e gestite da un comitato di legali e tutori di fiducia (i trustees) attraverso la costituzione di altre società finanziarie tipicamente off-shore, cioè con base in paradisi fiscali come il Jersey, le isole Cayman o altre località. Secondo gli inquirenti questa rete di partecipazioni “rappresentava una schermatura di beni, tale da celare la proprietà e la provenienza. È dunque verosimile che esista un patrimonio immenso le cui dimensioni e la cui dislocazione territoriale non sono state ancora compiutamente definite”.
LA CONTESSA E L’INTRIGO DELLA VILLA DI MONTECARLO
C’è anche il caso della casa di 45 metri quadri a Montecarlo lasciata in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale. Il partito la mise in vendita nel 2008 ad una società off-shore dell’Isola di Santa Lucia per la cifra di 300 mila euro, che poi l’ha data in affitto al fratello della compagna di Gianfranco Fini. Siccome non è stato possibile identificare i titolari della società finanziaria a cui risale l’odierna proprietà dell’immobile, non esistono informazioni sufficienti per dire l’ultima parola. La Procura ha archiviato le indagini, ma un gruppo di iscritti ad Alleanza nazionale, delusi dallo scandalo che la vicenda ha suscitato, è sul piede di guerra e ha messo nero su bianco con carte bollate per chiedere il rientro del bene nell’alveo del partito, che dovrebbe essere l’unico vero “titolare” della proprietà dell’appartamento monegasco, in quanto lascito testamentario.
UNA GUERRA TRA EREDI CHE RICORDA “IL TRONO DI SPADE”
In Australia è tuttora in corso una vertenza legale tra Gina Reinhart – la regina del ferro con un patrimonio netto di oltre 23 miliardi di euro – e tre dei suoi quattro figli per questioni ovviamente legate al diritto successorio di un trust appositamente creato per rimandare a sine die il pagamento di una parte dell’imposizione fiscale. Non ci si illuda: la lotta intentata dai pargoli alla genitrice è solo il primo atto di una futura diatriba che li vedrà prima o poi tra loro contrapposti per la suddivisione dei beni e del patrimonio.
Le fondazioni e i trust che vengono creati ad hoc per salvaguardare ricchezze e fondi sono in grado di gestirne sia la riservatezza e sia la mobilità. I circuiti telematici consentono infatti di allocare prima i capitali nelle sedi delle società in zone franche, i paradisi fiscali, attraverso le operazioni off-shore, e poi di muovere le somme – o parti di esse – giocando di sponda tra un paradiso e l’altro, in un rimando di specchi e ombre che farebbe venire il rompicapo anche a Maigret e ai suoi epigoni, come puntualmente accade.
Appare ovvio che soprattutto i parenti stretti – e spesso anche i legali e i consulenti di stretta fiducia – siano proprio coloro da cui partono azioni di rimostranza, richieste di lecite assegnazioni, se non addirittura di iniziative al limite dell’arroganza, se non della più completa violenza.
E’ interessante notare come il trust sia un istituto giuridico nato in epoca feudale per salvaguardare la destinazione ereditaria delle proprietà dei nobili che andavano alle crociate. E’ davvero paradossale che l’arma più forte e segreta di cui è armata oggi la finanza abbia radici medievali così lontane e così opache.
Ha proprio ragione Churchill: “i peccati hanno le ombre lunghe”.
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Argomenti trattati: 832 | Lotta al signoraggio bancario: lo strapotere di banca e finanza nella vita reale.
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