Scegliere il mutuo per l’acquisto della casa è un passo importante, perché le rate ci accompagneranno per molti anni. Ecco un vademecum per non sbagliare.
La ricerca della casa dei propri sogni è spesso estenuante e prima di trovare quella giusta si visitano decine di immobili. Una volta individuata la casa che fa per noi, però, non bisogna farsi prendere dalla fretta e dall’entusiasmo: richiedere un mutuo è una decisione che comporta tempo e attenzione e soprattutto è fondamentale sapere come calcolare la rata del mutuo, così da orientarsi con maggior consapevolezza fra le infinite opportunità proposte dal mercato dei crediti e avere un quadro generale della situazione più chiaro.
Si fa presto a dire mutuo. In realtà, però, scegliere quello giusto non è affatto semplice: gli istituti sono tantissimi, ognuno con le proprie politiche, i tassi d’interesse sono vari e con vantaggi e svantaggi tutti da scoprire, le tipologie di mutuo bancario esistenti sono molteplici. Senza considerare che il gergo tecnico utilizzato può rendere poco comprensibili particolari oneri e clausole inserite nel contratto e a cui si rischia di non prestare la giusta attenzione.
Per non sbagliare, quindi, è necessario seguire alcune semplici regole. Innanzitutto è bene giocare d’anticipo e pensare al mutuo a partire dalla proposta di acquisto. Per evitare di perdere l’acconto versato nel caso in cui la richiesta del mutuo venga rifiutata, è bene inserire nel compromesso la clausola “Proposta vincolata all’accettazione del mutuo”.
Attenzione poi alla scelta dell’importo da richiedere e della durata dell’ammortamento. Questi fattori, infatti, incidono sull’importo delle rate mensili ed è fondamentale che il valore della rata sia sostenibile. Per non pesare eccessivamente, infatti, la rata non dovrebbe essere superiore al 35% del proprio reddito mensile netto.
In base alla durata del mutuo, l’importo della rata varierà: con un mutuo breve si pagheranno meno interessi alla banca ma l’importo mensile della rata sarà più alto. Con un ammortamento più lungo, invece, la rata sarà di importo minore, ma gli interessi complessivamente versati alla banca saranno di più. La scelta deve essere dettata esclusivamente dalla propria situazione economica.
Di fondamentale importanza anche la scelta tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile. Nel primo caso l’importo della rata non subirà variazioni per tutta la durata del mutuo, ma a fronte di questa sicurezza la rata iniziale sarà più alta e anche gli interessi saranno leggermente più elevati.
Nel secondo caso, il muto a tasso variabile, l’importo della rata varierà di mese in mese in base alle oscillazioni dell’indice Euribor. Se si sceglie questo tipo di mutuo la rata iniziale sarà più bassa, ma bisogna essere consapevoli che nel corso dell’ammortamento la rata potrà aumentare anche del 30%. Per avere un’idea di quanto si pagherà negli anni si può chiedere alla banca una valutazione che ipotizzi le variazioni della rata in otto anni con un aumento dei tassi tra il 2 e il 3%.
Non fermatevi mai alla prima offerta, ma confrontate i mutui proposti dalla varie banche sulla base del TAEG, il Tasso Annuale Effettivo Globale. Questo parametro comprende sia il tasso d’interesse che le spese accessorie, come quelle di istruttoria e perizia, e perciò indica il costo reale del finanziamento. Più il TAEG è basso, quindi, più il mutuo che stiamo considerando è vantaggioso.
Chiedete sempre alla banca quali sono i tempi per l’erogazione del mutuo: solitamente è bene considerate almeno 40 o 50 giorni a partire dalla richiesta del mutuo, ma alcuni istituti hanno dei tempi più lunghi. Verificate quindi che le tempistiche della banca siano in linea con quanto stabilito con il venditore nella proposta di acquisto.
Infine, leggete sempre e con attenzione la copia del contratto prima di firmarla. Se ci sono termini o processi tecnici che non vi sono chiari, non esitate a chiedere spiegazioni alla banca o al notaio.