Mercato dell’auto, primo stop dell’anno

Dopo aver fatto segnare quattro mesi in leggero attivo rispetto ai dati registrati nel corso del 2013, il mercato dell’auto torna a perdere quote rispetto ai dati statistici del 2013, perdendo in Maggio ben 3,83 punti rispetto allo scorso periodo dello scorso anno.

La flessione del mercato dell’auto ha comunque interessato in misura maggiore la compravendita di auto usate che, pur rinvigorita dai volumi di affari che hanno avuto luogo tra la fine del 2013 e l’inizio di quest’anno, nel corso di Maggio ha accusato una perdita di ben 10 punti percentuali rispetto a Maggio del 2013, nonostante la pressione esercitata dai commercianti sulla vendita delle auto km zero.

Il confronto dei numeri

A Maggio del 2013 furono richieste alla Motorizzazione Italiana ben 136.850 nuove immatricolazioni, mentre quest’anno se ne sono contate ben 5248 in meno rispetto a Maggio del 2013. I passaggi di proprietà di auto usate registrati nel Maggio del 2013 furono invece  388.727, contro i nemmeno 350.000 di quest’anno. Numeri che comunque rivelano come il mercato dell’auto usata o del KM 0, grazie anche alla spinta di portali come Autoscout o automobile.it, goda di una salute migliore rispetto a quello del nuovo.

A dispetto dei poco lusinghieri rilievi effettuati a Maggio del 2014, il mercato dell’auto può comunque concedere un timido sorriso a questo 2014 che ha fin qui prodotto un aumento dei volumi di vendita di automobili nuove stimato nel 3,15%.

In questo contesto, spiccano le perdite di Fiat che nel solo mese di Maggio si è vista costretta a lasciare per strada circa il 2% delle sue quote di mercato, scese in Italia dal 30% al 28%.

Ripresa ancora lontana

Nonostante i discreti risultati ottenuti nel corso dei primi mesi del 2014, l’ottimismo è ancora lontano dalle menti dei principali protagonisti che ruotano intorno al mercato dell’auto. Infatti, le ingenti perdite registrate dal 2007 ad oggi rendono il piccolo aumento di vendite segnato quest’anno considerevole e rilevante solo in considerazione della pochezza dei volumi degli anni precedenti.

Il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi, infatti, ha recentemente commentato il dato relativo al calo delle vendite che si è verificato in Maggio: ‘’abbiamo raccolto con cautela il segno positivo riscontrato sul mercato dell’auto nei primi mesi dell’anno, e con il medesimo spirito accogliamo il dato negativo lasciato in dote dal mese di Maggio. In sostanza, nonostante la spinta derivante dalla vendita di flotte aziendali e di auto km zero, il mercato non era in ripresa prima e non lo è adesso’’.

Di conseguenza, anche i più profondi conoscitori del settore sono consapevoli di quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per consentire a tutto l’indotto che gira intorno all’auto di trovare un nuovo dinamismo commerciale che consenta a tutto l’ambiente di tirarsi fuori dalla crisi.

Nel mese di Maggio, inoltre, si è registrato un notevole calo dei consumi, che ha per l’ennesima volta confermato lo stato di precarietà che attanaglia l’economia del Bel Paese. In particolare, il calo di consumi che nei primi tre mesi dell’anno ha interessato tutti i settori è andato di pari passo alla diminuzione del PIL e all’aumento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il record negativo dal 1977.