Marco D’Amore ritorna a teatro con American Buffalo: “Non voglio essere una meteora”
Ritorno al primo amore. È quanto succede a Marco D’Amore, attore partenopeo nato sulle tavole del palcoscenico, che come molti bravi interpreti del panorama attoriale italiano ha trovato la popolarità tra il cinema e Tv, e che adesso ci prova con “American Buffalo“, testo del Premio Pulitzer David Mamet, interpretato da Al Pacino e Dustin Hoffman, che dirige e interpreta insieme a Tonino Taiuti e Vincenzo Nemolato. Grazie allo scrittore Maurizio De Giovanni, ha spostato l’ambientazione dello spettacolo da Chicago a Napoli.
Marco D’Amore, protagonista della seria Tv “Gomorra”, pronta a tornare su Sky Atlantic HD, dal 17 novembre, ha deciso di riprendere in mano il testo di “American Buffalo”, spettacolo molto applaudito e premiato nella scorsa stagione, che ripartirà al Teatro Tor Bella Monaca di Roma dal 10 al 12 novembre, con tappe a Napoli, Latina, Pescara, Orvieto, Torino, Milano e Toscana
Il mio sogno è affermarmi, costruire una credibilità nel mio paese. Non essere solo una meteora, ma instaurare un rapporto sincero, di fiducia, con chi viene a vedermi. No, non mi sento ‘arrivato’. Nel mio mestiere è giusto fare bilanci a lungo termine. Per anni sono stato accanto a Toni Servillo, che ha raggiunto il successo a 50 anni. Me li ricordo i teatri insieme a Campobasso con 10 persone in platea. All’estero andrò solo nel rispetto e nella dignità del mio mestiere, non per dire una battuta in un film.
Parola mature per quella che ormai può essere definita una vera e propria star internazionale, considerando che “Gomorra – La serie” è stata venduta in oltre 160 paesi all’estero, che denotano la capacità di saper andare oltre un personaggio consolidato e la voglia di provare a battere nuove strade per rimettersi in discussione. Ovviamente, nel presentare la ripresa del suo “American Buffalo”, Marco d’Amore si è concesso anche a una battuta anche sull’attesa terza stagione di “Gomorra – La serie”: “È la stagione più matura. Grande protagonista è Napoli, non in un racconto oleografico, ma la Napoli viscerale con le sue strade e storie.”
Fonte: Marco D’Amore ritorna a teatro con American Buffalo: “Non voglio essere una meteora”