L'Italia si riconferma un paese a due velocità. Il divario Nord-Sud non accenna a ridursi, anzi si accentua maggiormente.
Oltre che per motivi di lavoro, i giovani del sud si spostano anche per altre ragioni, ossia quelle di studio. Negli ultimi dieci anni il numero degli iscritti all'Università si è ridotto complessivamente del 20%, ma questo numero si spacca in due se analizziamo i dati fra le università del sud e quelle nord, quest'ultime infatti registrano un'inflessione del solo 3%.
Questo dato è da vedere alla luce del fenomeno di mobilità: i giovani del sud o preferiscono optare per la ricerca immediata di un lavoro, o frequentano le università del nord.
Le motivazioni sono facilmente individuabili: chi si laurea a nord trova lavoro prima e con uno stipendio superiore di almeno 200 euro.
Forse proprio per l'idea di pesare economicamente sulle famiglie o forse per potersi proiettare il prima possibile nel mercato del lavoro, oggi gli studenti sono sempre più in corso, finendo presto la propria carriera universitaria a circa mediamente 26 anni.
Altro dato positivo è che il tasso di occupazione tra i laureati triennali a un anno dal titolo è salito di un punto, attestandosi al del 67% e dello 0,3 per colori che finiscono gli studi magistrali. Certo la differenza con i dati precrisi è tantissima, e si vede. La disoccupazione giovanile rimane una delle piaghe di questo difficile periodo storico, ciononostante bisogna rallegrarsi di questi, lenti, segnali di ripresa.
L’esodo verso il Nord continua anche dopo la laurea. A cinque anni della laurea, ci si sposta ancora: su cento laureati residenti al Nord, 7 vanno a lavorare all’estero; dal Centro, a spostarsi sono il 13% dei laureati, prevalentemente al Nord; il Sud perde oltre un quarto del suo capitale umano: il 26 per cento. Un perdita incredibile che rischia di piagare la già situazione difficile delle regioni meridionali.
Non solo lacrime
Nonostante tutte le difficoltà del mondo del lavoro, la fine del percorso accademica deve essere celebrata. Sono in moltissimi coloro i quali decidono di organizzare una festa per festeggiare il titolo di “dottore”.
In qualunque città ci si trasferisca, basta girarsi attorno per trovare come festeggiare l'evento Feste di Laurea Roma, Firenze, Pisa, Torino, Milano. Spesso la proclamazione richiama le famiglie lontane: mamme, papà, nonni e zii accorrono in queste magnifiche città del nord, magari mai visitate prime generando introiti economici, sopratutto per le piccole città come Pisa e Forlì, di tutto rispetto.