Cambiano i tempi, cambiano le società. Se per i nostri nonni e padri il massimo della perversione era un bacio rubato in un vicoletto nascosto, oggi siamo molto più originali.
I mass media e la cultura dell'eros hanno sdoganato strane perversioni e nuovi approcci al sesso.
Ma perché siamo diventati così fantasiosi e alla ricerca dell'inusuale?
Gli psicologi sono d'accordo nel constatare che non c'è nulla di male nella perversione, intesa come un prolungamento della fantasia, un impulso sessuale o una controtendenza per movimentare una vita monotona. Insomma, vive le perversioni quando non sfociano nelle deviazioni, queste ultime più debilitanti e dipendenti.
E se il retifismo (feticismo dei piedi) o fantasie di ménage à trois sono ormai comuni, esistono perversioni davvero strane.
Qualche esempio?
Quando la perversione ha a che fare con la visione di sé
Tutti nasciamo con una precisa visione di noi stessi, influenzata dall'educazione e dalla società. A volte però essa collima con un reale desiderio di essere diversi o di vedersi momentaneamente come un'altra persona.
La sissyfication o femminilizzazione è la fantasia/pratica in cui un uomo viene femminilizzato ovvero vestito e truccato come se fosse una donna. Dall'intimo alle scarpe, dalla manicure alle parrucche, l'obiettivo è renderla quanto più simile possibile a una donna. C'è anche una sotto-categoria denominata "Maid" in cui l'uomo è costretto a vestirsi da cameriera e pulire.
Può esserci una nota umiliante e denigrante o seriosa a seconda delle personali inclinazioni. A volte è necessario dare delle vere e proprie lezioni su come parlare, gesticolare e camminare sui tacchi. Altre volte si può creare un vero e proprio alter ego. Il confine tra perversione e deviazione è labile e necessita di parecchio controllo emotivo.
Ma dalla posizione sociale si passa ad un vero e proprio dubbio antropologico.
Si chiama "giantess" ed è la fantasia di essere piccoli in un mondo di giganti, meglio se sole donne.
L'idea di sentirsi piccoli e indifesi, alla mercé di una donna grande e affascinante è particolarmente eccitante per questi uomini che vorrebbero essere omini.
La paura di poter essere calpestati o di aggrapparsi e nascondersi negli anfratti della donna crea una situazione perennemente attiva dal punto di vista mentale, rendendola una perversione continua e che ben si presta a diversi contesti quotidiani. Se poi viene abbinata alla vorarephilia, la fantasia di essere mangiati, si ottiene una combinazione micidiale.
La paura di essere presi dalle dita della gigantessa ed essere mangiati risulta essere particolarmente erotico per queste persone.
Anche l'idea di essere legati e in balia dell'altro è una pratica molto comune.
Il bondage è ormai considerata un'arte ed esistono vere e proprie scuole per insegnare a legare nel rispetto del corpo.
Il maestro bondage infatti lega l'altro senza ledere né provocare dolore.
L'obiettivo è spingere il corpo verso una dimensione sconosciuta e lasciarsi andare sotto le mani esperte della propria guida.
Quando la fantasia ha a che fare con la propria sessualità.
Il sesso è bello proprio perché vario. Esistono centinaia di gusti e preferenze in grado di movimentare la camera da letto ma alcune sono decisamente fuori dagli standard convenzionali.
La formicophilia è la pratica di farsi cospargere di insetti, in special modo si genitali, per provare piacere.
La sensazione del formicolio continuo misto all'impossibilità di effettuare un controllo del movimento provoca una grande eccitazione nel soggetto, per nulla infastidito dall'idea di decine di insetti vivi sui suoi organi sessuali.
E dalla sensazione del tatto si passa a quella dell'olfatto. Il profumo è uno di quei sensi fortemente sentiti nel sesso.
Che sia una reminiscenza del recente passato bestiale dell'uomo è indubbio, i ferormoni continuano ancora adesso ad attrarre l'altro sesso ma ci sono persone che trovano eccitante anche odori più nascosti. Collant e calzini sudati è uno dei must di questo feticismo, stesso discorso per le mutandine.
Quest'ultimo è chiamato "burusera", termine che arriva dal lontano Giappone, vero e proprio cultore del genere tanto da creare un vero e proprio mercato delle mutandine usate dalle studentesse. Addirittura questo capo è venduto in distributori automatici tra bibite e patatine.
Sempre dal Giappone l'omorashi, ovvero la pratica di trattenere la pipì per raggiungere l'orgasmo. Funziona specialmente con le donne ma anche molti uomini dichiarano di provare piacere da questo meccanismo che riempie la vescica fino a provocare una forte pressione lungo gli organi interni.
Quando proprio si è arrivati allo stremo della contenzione, si arriva all'orgasmo liberando l'urina.
Un'altra perversione fomentata dai contenuti espliciti di sesso e erotismo è il voyeurismo.
Alle persone piace guardare, specialmente cose proibite considerate tabù fino a qualche anno fa.
L'eccitazione di non essere visti ma di poter vedere gli altri spinge le persone ad andare sui siti porno, a scrutare dalla serratura di una camera da letto o armarsi di binocolo per osservare le altre persone, speranzosi di poter vedere qualcosa di succulento.
Questa fantasia, molto comune negli scorsi decenni tanto da aver creato un intero filone cinematografico, risulta ancora attuale.
Rifiutare o giudicare l'esistenza delle perversioni risulta essere antisociale e indietro con i tempi, laddove tutti hanno fantasie e sogni erotici.
Praticare o continuare a coltivare il lato empirico della cosa è una scelta personale ma qualunque sia la propria perversione, fin quando non diventa invalidante o ossessiva, è bene viverla, coltivarla e amarla.
Articolo offerto da: numeroerotico.it