Il dog sitter non sempre viene considerato un vero e proprio lavoro. E’ spesso visto come un ripiego, che i ragazzi trovano per racimolare qualche soldo mentre finiscono il percorso di studi. Così investono un po’ di ore a settimana per accompagnare a passeggio i cani di quei padroni che non riescono a uscire ogni giorno col loro compagno a quattro zampe, a causa di orari di lavoro o impegni familiari.
E se invece diventasse una professione a tutti gli effetti? Dopotutto, si può essere professionisti in qualsiasi ambito. Non è vero che per accompagnare un cane non servono competenze o esperienze, considerando che ci si prende la responsabilità di un essere vivente, un vero e proprio componente della famiglia.
Chi ha la passione per i cani può quindi davvero crearsi un giro di clienti fidati e arrivare a lavorare molto sfruttando il passaparola. A quel punto i guadagni diventano più che occasionali; per questo conviene aprire la partita Iva con regime forfettario e regolarizzare la propria posizione.
Ma quanto si può arrivare a guadagnare lavorando con i cani? Facciamo qualche calcolo.
Il compenso per un dog sitter
Solitamente il dog sitter lavora con una paga oraria, che può andare dai 10 ai 20 euro all’ora, in base a diversi fattori, dall’esperienza del lavoratore alla stazza del cane. E’ anche possibile, con i clienti più fidati, decidere un forfait su base mensile per un lavoro continuativo. Per il cliente significa spendere qualcosa in meno su base oraria e per il dog sitter poter contare su un’entrata continuativa.
Gli extra fuori orario
Le tariffe sopra indicate si riferiscono all’orario di lavoro consueto; insomma nei giorni feriali durante il giorno. Ma è anche possibile che un padrone abbia bisogno del dog sitter nel weekend o nelle festività, o anche in altri orari. Per esempio una persona anziana potrebbe trovare utile rivolgersi a qualcuno che porti fuori il cane in sua vece la sera tardi o al mattino presto.
In questi casi, il compenso aumenta, e può arrivare fino a 25-30 euro all’ora. E’ sempre possibile fare accordi diversi, calcolando una cifra fissa per un periodo concordato, che accontenti tutti.
Lo stipendio mensile
Ma quanto si può arrivare a incassare su base mensile? Ipotizzando una giornata lavorativa di 6 ore, per una media di 15 euro a ora, l’incasso quotidiano è di 90 euro. Per 20 giorni feriali in un mese, si arriva a uno stipendio di 1800 euro. E questo, come detto, può essere implementato da compensi extra in orari particolari.
A queste condizioni, non si può più parlare di lavoro occasione, né è possibile gestire un tale scambio di denaro senza un regolare inquadramento fiscale. Per molti, pensare di aprire una partita Iva per fare il dog sitter sembra ancora strano, ma qualsiasi professione deve essere regolamentata. E’ possibile chiedere consiglio agli esperti di Fiscozen, consulenti fiscali specializzati nell’accompagnare i nuovi imprenditori nella loro carriera. Troverete indicazioni chiare sulle vostre esigenze e potrete sfruttare pacchetti di servizi fiscali con abbonamenti low cost.
Requisiti ed esperienza
Pensare che per fare il dog sitter sia sufficiente saper mettere un guinzaglio al cane è il motivo per cui pochi trasformano questo impegno in una vera professione. Non basta amare i cani: bisogna farsi un’esperienza nel trattare con animali – e padroni – diversi. Ogni animale ha le proprie abitudini e preferenze e ha bisogno di attenzione. Alcuni dog sitter decidono si portare fuori assieme più cani per ottimizzare i tempi e i guadagni, ma non è detto che ogni animale accetti la compagnia. Inoltre, si avrà la responsabilità di gestire le chiavi delle abitazioni in assenza dei proprietari, per prendere il cane e riaccompagnarlo, per questo è indispensabile creare un rapporto di fiducia con i propri clienti.
Bisogna investire tempo per conoscere gli animali che si hanno in affido e avere sempre con sé l’attrezzatura adatta, da una museruola di riserva al materiale per pulite le strade dai bisogni.