La sicurezza sul lavoro nel 2016

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Il tema della sicurezza del lavoro è sempre molto attuale in un Paese come l’Italia,  in cui il numero delle morti bianche ancora è molto elevato. Gli incidenti sul lavoro causano sempre reazioni molto forti, sia nell’opinione pubblica, che nei politici italiani, ma ciò non toglie che rimangano ancora uno degli argomenti scottanti e preoccupanti del Paese. I dati Inail raccontano ancora un 2016 di morti sul lavoro, più di 550 fino al solo mese di settembre, numeri che sottolineano come la sicurezza sul lavoro Roma, come nel resto dell’Italia, sia ancora un problema da affrontare e risolvere nella maniera più opportuna.

Tragedie gravissime che colpiscono famiglie, storie familiari e lavorative di persone che si trovano, soprattutto a causa della crisi, a lavorare in condizioni non sicure e legalmente inappropriate. Secondo l’Inail il numero di morti sul lavoro nel 2016 è leggermente al di sotto di quello dell’anno precedente. Chiaramente, i dati ufficiali non possono tenere conto di chi lavora in nero, di chi lavora a giornata, di chi finge di essersi ferito in casa quando invece si è trattato di un incidente di lavoro, insomma di un mondo sommerso che in Italia è ancora molto presente e attuale. Si conta che rispetto ai numeri ufficiali, se si aggiungessero gli incidenti ritenuti “sospetti”, le cifre lieviterebbero più del cento per cento.

Chi pensa, inoltre, che il problema riguardi soprattutto gli stranieri sbaglia. La maggior parte delle morti bianche sul lavoro colpisce, infatti, gli italiani. Soprattutto i dati ufficiali, infatti, tengono conto di una realtà occupazionale che riguarda più da vicino i connazionali che gli immigrati. Per quanto riguarda le zone geografiche in cui il problema è più grave, il centro Italia è l’area in cui il numero di incidenti mortali sul lavoro è più elevato. Segue il mezzogiorno e in fondo il nord.

Per quanto riguarda invece i settori occupazionali in cui è più probabile che si verifichino incidenti sul lavoro, nella maggior parte dei casi si tratta di settori generici, spesso dell’edilizia, a seguire il segmento manifatturiero, i trasporti e le attività di magazzino.

In ogni caso il dato più allarmante, al di là delle cifre specifiche, è che l’Italia è il paese in Europa con il numero più elevato di morti sul lavoro. Segno, questo, che impone di concentrare nuovamente l’attenzione sul tema della sicurezza del lavoro. Argomento sul quale, evidentemente, l’Italia è molto indietro rispetto al resto d’Europa.

Nel 2016, infine, il triste record degli incidenti sul lavoro in Italia si è combinato a un’altra questione molto preoccupante, vale a dire, il numero enorme di voucher. Questo significa che le condizioni lavorative degli italiani sono molto peggiorate, la retribuzione tramite voucher spesso nasconde lavoro nero e condizioni pericolose e al limite dello schiavismo.