Le fonti rinnovabili di energia, alternative a quelle tradizionali – esauribili, nocive per il pianeta e più care per le nostre tasche, – possono aiutare i Paesi in difficoltà a risollevarsi dalla crisi (almeno un po’). È quello che stanno cercando di fare in Grecia, paese colpito dalla crisi economica forse più di ogni altro in Europa e, dopotutto, è quello che pretende l’Europa che da tempo ai Paesi membri fino al 2020 per far sì che il proprio fabbisogno energetico sia coperto per il 20% da fonti rinnovabili, come l’eolico appunto.
Agevolata e allettata dagli incentivi statali finalizzati ad adempiere a tale direttiva, la Grecia ha provveduto negli ultimi tempi a costruire e sfruttare impianti eolici sia sulle isole che nell’entroterra (dopotutto, la latitudine e il conseguente clima ventoso lo permettono).
E, se fino a qualche anno fa l’energia prodotta da tali impianti “green” era di scarsa entità, l’anno scorso la penisola ellenica ha prodotto ben 1865 MW da fonte pulita eolica. Un vero e proprio salto quantitativo e qualitativo del Paese che testimonia come – seppur a piccoli passi – ci stiamo avvicinando culturalmente all’idea di produrre energia utilizzando fonti pulite e rinnovabili che smorzino la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Una vera e propria rivoluzione green che ci permette di alimentarci sempre di più grazie alla cosiddetta energia verde.
Forse in Europa non siamo ancora ai livelli di sensibilizzazione degli Stati Uniti a riguardo (il cui potenziale economico offshore, che deriverebbe dall’installazione di impianti lungo la costa, è pari a 200 miliardi di dollari e a 1.300 gigawatt di energia elettrica producibile), ma, in ogni caso, le cose stanno cambiando anche a “casa nostra”. Un primo modo per ridurre l’impatto dell’energia prodotta da fonti tradizionali (e quello sul nostro conto in banca) è comunque quello di confrontare le tariffe proposte dai diversi gestori, con uno strumento semplice e veloce come il sito SosTariffe.it.