La festa della mamma si festeggia la seconda domenica di maggio in moltissimi posti del mondo. La data della festa della mamma del 2017 è quindi il 14 maggio.
Origini della moderna festa della mamma
Per rinvenire le origini di questa festa, bisogna ritornare indietro di quasi due secoli (alla metà dell’800), e bisogna andare in West Virginia, negli Stati Uniti. Lì una donna, Ann Reeves Jarvis, si attivò per aggregare gruppi donne in veri e propri club, per sensibilizzare alle questioni legate al mondo delle malattie e della mortalità infantile.
Questi gruppi di donne poi si fecero anche parte attiva durante la Seconda Guerra Civile americana, assistendo soldati americani feriti. E questo spinse Ann Reeves Jarvis fino a decidere di promuovere una celebrazione in favore dei reduci degli eserciti in conflitto, che prese il nome di “Mother’s Friendship Day“.
Alla sua morte, nel 1905, sua figlia Anna si impegnò nell’organizzazione di una festa della mamma a livello nazionale. E così avvenne in diverse città americane nel 1908. Infine nel 1914, l’allora presidente americano Woodrow Wilson stabilì ufficialmente quella che oggi è la tradizione: la seconda domenica di maggio è dedicata alle mamme.
Tradizioni nella storia e nel mondo.
La madre ha da sempre avuto un ruolo fortemente simbolico e celebrativo. Anche ai tempi delle culture precristiane e pagane. La Terra stessa, grazia alla sua abbondanza e fertilità, era vista come la Grande Madre, da propiziare e festeggiare nel periodo più forte della sua rinascita, e cioè nel periodo massimo in cui sboccia tutta la natura: in primavera.
Nella mitologia greca, la Dea Gea (terra) era la madre di tutti gli dei. Il mito racconta che la Dea Gea si era battuta con estremo coraggio e spirito di sacrificio per salvare Zeus, suo figlio, dal padre Cronos, che divorava tutti i suoi figli, dopo che uno di essi aveva tentato un parricidio. Più tardi anche i Romani avevano assunto la tradizione di festeggiare la madre della terra, che prendeva il nome della dea Cibele, e la cui figura era rappresentata come una donna seduta su un trono, con di fianco due leone a farle la guardia.
Nel resto d’Europa i primi festeggiamenti risalgono all’Inghilterra del ‘600, quando c’era l’abitudine che in una domenica che precedeva la Pasqua (la quarta domenica di quaresima), giorno di riposo dal lavoro, i figli che lavoravano lontani da casa, tornavano dalle proprie madri, omaggiandole con una torta a base di frutta e dei fiori.
E la tradizione nei paesi anglosassoni (Irlanda e Regno Unito) ancora oggi vuole che si festeggi nella quarta domenica di Quaresima. Infatti, non in tutto il mondo si festeggia nella stessa data. Nei paesi di origine araba, per esempio, la tradizione vuole che si festeggi nel giorno dell’equinozio di primavera. In Corea del Sud e in Giappone, si festeggia sempre l’8 maggio. Nei paesi delle zone balcaniche si festeggia l’8 marzo.
Tradizione in Italia
Una delle prime volte che la mamma è stata festeggiata in Italia risale al 1957, quando il parroco di Tordibetto, un paesino dell’Umbria, propose la celebrazione, dandone una connotazione non solo sociale e biologica, ma particolarmente interconfessionale. Nell’annno successivo un senatore della Repubblica presentò un disegno di legge per istituire formalmente la festa.
Da diversi anni parte integrante in Italia della tradizione della festa della mamma è la presenza delle azalee dell’AIRC. Con questa iniziativa, infatti basta un piccolo contributo per regalare una pianta allegra e colorata alla propria mamma, e insieme dare il proprio sostegno alla ricerca nella lotta contro i tumori.
L’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), infatti, finanzia e promuove progetti di ricerca, borse di studio per ricercatori e la corretta informazione necessaria per la prevenzione del cancro oltre che per la cura.