L’ultima speranza per la Spd
A due mesi dalle elezioni tedesche del 24 settembre la partita sembra già decisa.
I sondaggi di luglio danno l’Unione di Angela Merkel tra il 38 e il 40.5 per cento, con un vantaggio che oscilla tra i 15 e 18 punti percentuali rispetto alla SPD di Martin Schulz. A seguire poi la Sinistra (Linke) con il 9, i liberali (FDP) con il 7-9 per cento, ed, infine, i Verdi e Alternativa per la Germania (AfD), entrambi con il 7-8 per cento.
L’unico vero dubbio sembra essere con chi governerà Angela Merkel: un’altra nuova grande coalizione (sarebbe la terza dal 2005) oppure opterà per un ritorno al passato, con un’alleanza con i liberali, ammesso che nella ripartizione dei seggi Unione e FDP possano avere la maggioranza? Oppure, infine, aprirà ad un coalizione sperimentale con Verdi e Liberali, la cosiddetta ‘coalizione Giamaica’, che fino ad ora è stata solo realizata a livello regionale, in ultimo nello Schleswig-Holstein, un piccolo Länd nel nord della Germania?
Ritengo prematuro interrogarsi già da ora sulle possibili coalizioni che potrà formare la cancelliera Merkel dopo il 24 settembre (ma su cui tornerò nei prossimi giorni) in quanto la partita è tutt’altro che chiusa. Qualche giorno fa la leader della Linke, Sahra Wagenknecht ha espressamente affermato che non esclude a priori un’alleanza rosso-rosso-verde, con SPD, Linke e Verdi. Questo significa che la SPD potrebbe anche arrivare seconda ma poter eventualmente governare in coalizione con Linke e Verdi. Del resto, già nel Bundestag uscente questa colazione aveva la maggiora dei seggi.
Se poi si confrontano i sondaggi di luglio degli anni 2013, 2009 e 2005 (gli anni in cui si sono svolte le ultime tre elezioni politiche cha hanno visto vincere sempre Merkel e l’Unione) la SPD ha ancora qualche remota speranza di poter almeno ottenere un buon risultato alle prossime elezioni, seppur sembra quasi impossibile che possa arrivare prima dell’Unione.
Se nel 2013 la partita era già chiusa all’inizio dell’estate con la Cancelliera che veniva già data in luglio intorno al 40-42 per cento, ottenne alla fine il 41.5, nel luglio del 2009 l’Unione veniva data al 35-36 per cento e la SPD al 23, il risultato finale fu l’Unione al 33.8 e la SPD al 25.
Più significato, in realtà, il dato relativo alle elezioni del 2005, le prime vinte (per un soffio) da Angela Merkel. In quel caso, ancora a una settimana dal voto, l’Unione era data tra il 41 e il 43 per cento, con la SPD al 32-34. Alla fine il risultato fu quasi un pareggio: 35.2 per l’Unione e 34.2 per la SPD (vedi foto in alto a sinistra). Anche in quel caso la SPD perse, come quest’anno, le importanti elezioni di maggio nel Nord-Reno Vestfalia, poco prima delle elezioni politiche. Insomma le analogie ci sono e forse per Martin Schulz c’è ancora una piccola speranza. Non resta molto altro.
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Fonte: L’ultima speranza per la Spd
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