Italia: tre milioni di morti l’anno per lo smog, Lombardia e Pianura Padana più a rischio

L’inquinamento uccide nel mondo oltre 3 milioni di persone l’anno. In Europa ogni cittadino perde in media 8 mesi e mezzo di vita per colpa dei veleni nell’aria, con punte di 2-3 anni persi a testa nelle zone più inquinate come la Pianura Padana. In Lombardia i ‘morti per …

Italia: tre milioni di morti l’anno per lo smog, Lombardia e Pianura Padana più a rischio

smog MilanoL’inquinamento uccide nel mondo oltre 3 milioni di persone l’anno. In Europa ogni cittadino perde in media 8 mesi e mezzo di vita per colpa dei veleni nell’aria, con punte di 2-3 anni persi a testa nelle zone più inquinate come la Pianura Padana. In Lombardia i ‘morti per smog’ sono stimati in 300 all’anno, di cui 231 solo a Milano che si classifica, insieme a Torino, capitale italiana dell’inquinamento. Sono alcuni dei numeri ricordati dall’Alt, l’Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari, che oggi a Milano dalla sede di Assolombarda ha lanciato un appello alle istituzioni: “Devono passare subito ai fatti, cambiare stile di vita è un’urgenza”.

“Su 53 milioni di morti in tutto il pianeta, 3,3 milioni sono causati dall’inquinamento dell’aria nell’ambiente esterno e la prima causa scatenante l’infarto acuto è proprio lo smog – afferma Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Policlinico di Milano – Per contrastare questi numeri non ci sono ricette particolari, bisogna ridurre il traffico e considerare il ruolo non trascurabile dell’inquinamento nelle case”. Secondo studi scientifici, lo smog aumenta di circa un quarto (+24%) il rischio di infarto e di oltre un terzo (+35%) quello di ictus. Ma oltre agli effetti su cuore e arterie, “l’aumento dello smog si traduce in aumento dei casi di asma bronchiale, di bronchioliti del bambino, delle polmoniti, ma anche di tumori, in particolari di carcinomi polmonari”, sottolinea Sergio Harari, direttore dell’Unità operativa di pneumologia e direttore del Dipartimento di scienze mediche dell’ospedale San Giuseppe di Milano.

Alle istituzioni, sia locali che nazionali, gli scienziati chiedono di intervenire al più presto nel migliorare le condizioni ambientali in cui viviamo, a cominciare dalla riduzione del traffico. E “all’Unione europea la comunità scientifica e le associazioni chiedono una politica più decisa e aggressiva per contrastare l’inquinamento dell’aria, che produce un grave danno di salute e in termini economici”, avverte Roberto Bertollini, direttore del Programma per la salute e l’ambiente dell’Oms presso l’Ue. “La presidenza di turno italiana – raccomanda – deve essere l’occasione per fissare efficaci strategie di lotta all’inquinamento”.

In Italia soffre di smog anche la Capitale. “Il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio ha diffuso i dati emersi da uno studio recente”, ricorda Livia Rota Vender, presidente di Alt: “A Roma un aumento di 5 micron per millimetro cubo di Pm 2,5 provoca un aumento degli infarti del 13%, mentre un aumento di 10 micron di Pm 10 provoca un ulteriore aumento del 12%”. Secondo un lavoro pubblicato sul Giornale europeo di epidemiologia, evidenzia l’esperta, “se riduciamo il Pm 2,5 risparmiamo 17 mila vite ogni anno. Per tradurre i numeri rispetto alla città di Roma, si potrebbero salvare 600 romani e risparmiare 1 milione di euro”.

Molto possono fare anche i cittadini, se coscienti dell’emergenza e delle possibili soluzioni. Per questo “Alt informa sui sintomi della trombosi in modo che tutti possano conoscerli ed evitarli, promuove iniziative a sostegno di chi è sano, di chi ha avuto un incontro ravvicinato con la trombosi e da oggi – annuncia Rota Vender – anche di chi assiste le persone in terapia anticoagulante con il nuovo strumento del forum ‘Mi curo di te’”, piazza di confronto sul web. Alt aiuta inoltre la ricerca, sostenendo un progetto italiano per lo studio dell’ictus cerebrale nei giovani e un progetto per la valutazione del rischio trombotico nei bambini italiani obesi, con un contributo economico di oltre 38 mila euro.

L’incontro milanese, conclude la presidente di Alt, “vuole essere un punto di partenza per incentivare la sensibilità della cittadinanza e l’intervento delle istituzioni sullo stato di salute dell’ambiente e, di conseguenza, delle persone”. Il prossimo appuntamento è per mercoledì 16 aprile, in occasione della terza Giornata per la lotta alla trombosi. Accanto ad Alt la Gazzetta dello Sport e il Centro sportivo italiano. (ADNKronos)

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