Da sempre una delle università che maggiormente fanno registrare alti livelli occupazionali è sicuramente quella di ingegneria. Che sia ingegneria informatica, gestionale, biomedica, navale ecc. conseguire questo titolo di studio rappresenta un grande vantaggio in termini occupazionali. Ad evidenziare questa circostanza vi è il fatto che facoltà come ingegneria, medicina e informatica nonostante la Pandemia da Coronavirus sono le lauree che hanno meglio resistito alla crisi economica e sanitaria, hanno raggiunto nuovamente – secondo il Rapporto 2022 di AlmaLaurea sul profilo e condizione occupazionale dei laureati – quei livelli occupazionali del periodo pre-Covid, a prescindere che si abbia una laurea triennale o magistrale (biennale o a ciclo unico). Secondo il recentissimo Rapporto, nel 2021 il tasso di occupazione è pari al 74,5% per coloro che abbiano conseguito da un anno il titolo di primo livello (con un incremento di 0,9% rispetto al 2019), percentuale che sale al 74,6% (con un incremento di 2,9% rispetto al 2019) per coloro che sono in possesso di una laurea di secondo livello.
I livelli occupazionali dei principali indirizzi di ingegneria
Andando ad analizzare questi dati nello specifico, il dipartimento di ingegneria presenta al suo interno numerosi indirizzi, tra questi una delle lauree che maggiormente garantiscono un'occupazione in tempi brevi troviamo ingegneria industriale con l’87%. Per coloro che conseguono, invece, una laurea magistrale nelle aree biomediche e gestionali, circa l’89% dei laureati trovano lavoro entro l’anno, mentre i laureati in ingegneria elettronica ed informatica raggiungono una percentuale più elevata, pari al 92%.
Questi dati, in continuo aggiornamento, spingono numerosi studenti ogni anno ad immatricolarsi presso una facoltà di ingegneria. Che si tratti di ingegneria civile, informatica, gestionale, spaziale, biomedica, l’accesso a questi indirizzi è garantito mediante il canale tradizionale con la didattica in presenza, oppure attraverso le università telematiche che offrono numerosi corsi online della facoltà di ingegneria e rappresentano la soluzione ideale per gli studenti che già svolgono, che sono già iscritti da un corso di laurea presso università statali, o che per diverse ragioni sono impossibilitati a seguire le lezioni in presenza, come l’Università Telematica Niccolò Cusano. Anche dopo il primo quinquennio dal conseguimento del titolo si registrano livelli occupazionali alti. Tra i laureati magistrali biennali del 2016 intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo il tasso occupazionale supera il 90,0%. Mentre i laureati magistrali a ciclo unico hanno un tasso superiore al 92,9%.
Stipendi più alti per i laureati presso una delle facoltà di ingegneria
Sempre secondo il Rapporto condotto da Almalaurea 2022 per i laureati presso uno degli indirizzi di ingegneria la retribuzione mensile netta, a un anno da un titolo di primo livello, è mediamente pari a 1.340 euro, per i laureati di primo livello (con un aumento rispetto al 2019 pari al 9,1%) e 1.407 euro per i laureati di secondo livello (con un aumento del 7,7%). Gli stipendi aumentano dopo cinque anni dal conseguimento del titolo. Infatti, si è registrato che ad esempio i laureati in Ingegneria industriale e dell'informazione lo stipendio mensile netto è mediamente pari a 1893,00.