Roberto Di Matteo, il nuovo allenatore dello Schalke 04, ha già conquistato i tedeschi. In Germania il tecnico italiano, ma nato in Svizzera, era famoso soprattutto per aver conquistato la Champions League con il Chelsea battendo prima il Barcellona e, poi, il Bayern Monaco in casa nella finale all’Allianz Arena.
Roberto Di Matteo si è presentato con un ottimo tedesco, con il suo solito stile sobrio, mai sopra le righe, e senza promettere una improbabile conquista del Meisterschale. Ha scritto la Süddeutsche Zeitung: “Non ha parlato molto e non ha promesso la rinascita dello Schalke 04, ha semplicemente risposto, in modo intelligente e a volte anche divertente, alle solite domande dei giornalisti – e tuttavia la sua presenza è stata percepita con entusiasmo dall’ambiente.”
I tedeschi si confermano affascinati più dalla sostanza che dall’apparenza, più dall’organizzazione che dalle vaghe promesse, più dai fatti che dalle parole. E lo sguardo spesso glaciale di Roberto Di Matteo, la sua precisione svizzera, la sua raffinatezza italiana e il suo stile da gentlement britannico lo hanno reso subito simpatico in Germania. Insomma, era l’allenatore che serviva ad una squadra da tempo in cerca di qualcuno che tornasse a darle un senso e una coerenza tattica. Ma con l’allenatore italo-svizzero anche la Bundesliga si arricchisce dal punto di vista tattico e acquisisce anche maggior lustro internazionale. Di Matteo ha subito messo in chiaro il suo obiettivo: prima di tutto migliorare la fase difensiva. I risultati si sono visti subito: 2-0 contro l’Hertha Berlino. Per Di Matteo – “impressionato dall’atmosfera dello stadio” – un ottimo esordio. Ha commentato: “Abbiamo preso i tre punti e non abbiamo subito reti.” Più chiaro di così …
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