In dirittura d’arrivo il regime di aiuto di 200 milioni di euro per le imprese sociali
Con la firma della Convenzione tra Ministero dello Sviluppo Economico, ABI e Cassa Depositi e Prestiti è in dirittura d’arrivo il regime di aiuto a sostegno della crescita e sviluppo delle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale. “Si giunge al termine dell’iter legislativo che ha portato allo stanziamento di 200 milioni di euro destinati a sostenere i soggetti che operano nell’economia sociale – ha dichiarato il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba – Nel concreto la misura, frutto di un concerto tra MISE, Ministero dell’Economia e Ministero del Lavoro, prevede la concessione di un finanziamento agevolato – al quale deve esserne associato uno bancario di pari durata – per la realizzazione di programmi di investimento che presentino spese ammissibili comprese tra i 200 mila e i 10 milioni di euro. Il finanziamento complessivo del progetto, che copre l’80% delle spese ammissibili, si compone nella misura del 30% dal finanziamento bancario e per il 70% dal finanziamento agevolato che beneficia di un regime fiscale favorevole con un tasso di interesse dello 0,50% e restituzione del capitale in 15 anni”.
Inoltre, con apposito Decreto, sono stati stanziati ulteriori 23 milioni di euro per la concessione di un contributo a fondo perduto per le imprese – con programmi di investimento inferiori a 3 milioni di euro e nei limiti del 5% delle spese ammissibili complessive – che hanno accesso al finanziamento agevolato. Se una cooperativa, o impresa sociale richiederà, ad esempio, 200mila euro, potrà avere fino a 10mila per accompagnare, a fondo perduto, il relativo progetto
.”Questa misura – ha affermato Bobba – è particolarmente innovativa per due ragioni: per la prima volta si decide, infatti, di destinare risorse del Fondo Rotativo per le Imprese specificamente per le imprese sociali riconoscendo il contributo che esse forniscono all’economia, in termini di occupazione, generazione di ricchezza e aumento della coesione sociale.
Va sottolineato che a livello nazionale il settore impiega oltre 540 mila persone, coinvolge circa 45 mila volontari e genera oltre 10 miliardi di euro in termini di valore annuo della produzione. In secondo luogo, un ulteriore elemento di innovatività è rappresentato dalla previsione di selezionare i progetti soprattutto in funzione dell’impatto socio-ambientale degli stessi in termini di incremento occupazionale di categorie svantaggiate, inclusione sociale di soggetti vulnerabili e di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del territorio”.
La Convenzione, oltre a regolare gli impegni della banca finanziatrice, del Ministero dello Sviluppo Economico, di ABI e Cassa Depositi e Prestiti, definisce i criteri di adesione per le banche finanziatrici nonché le caratteristiche del contratto di finanziamento e le modalità di erogazione del contributo monetario a favore dei soggetti richiedenti.
Le domande per l’accesso al contributo potranno essere presentate dal 7 novembre prossimo e questa misura – ha detto Bobba – “assieme agli incentivi fiscali per le imprese sociali introdotti con la Riforma del Terzo settore, potrà sicuramente fungere da volano per una fioritura all’interno del non profit di nuove forme di imprenditorialità che sono capaci non solo di generare ricchezza e occupazione ma anche di attrarre nuovi talenti imprenditoriali tra le giovani generazioni”.
Fonte: In dirittura d’arrivo il regime di aiuto di 200 milioni di euro per le imprese sociali