In continuo aumento le vacanze ecosostenibili in Estremadura

Estremadura Spagna

 

A livello globale, un crescente numero di viaggiatori presta maggiore attenzione all’impatto ambientali dei propri viaggi, e non stupisce che l’ecoturismo sia un settore in costante espansione, nonostante la crisi che sta duramente colpendo molti settori del turismo internazionale. Merito anche del proliferare in rete di portali web come Ecotourspain.com, che offrono ai viaggiatori un aiuto concreto nel reperire le indicazioni di cui hanno bisogno, agevolando la ricerca di informazioni riguardanti la sostenibilità e le pratiche eco-friendly delle strutture ricettive turistiche individuate.

Aumenta, quindi, l’interesse per il turismo sostenibile e la voglia di coniugare le occasioni di svago all’opportunità di viaggiare seguendo metodi e procedimenti sostenibili, che rispettino l’ambiente ed aiutino a risparmiare energia. La formula di un turismo che, oltre ad offrire divertimento e relax, abbia in sé anche un contatto genuino, armonioso e rispettoso con la natura e scelte consapevoli, per la propria salute e per quella dell’ambiente, sta riscuotendo sempre più successo. I viaggiatori attenti, che prediligono prodotti a chilometri zero, alimenti biologici ed un contatto autentico con la natura, scelgono il basso impatto ambientale anche quando prenotano le loro vacanze.

Tra le mete turistiche in Spagna più green abbiamo senz’altro l’assolata regione dell’Estremadura, al confine con il Portogallo, con la sua grande varietà di paesaggi pressoché incontaminati, la sua innata pacatezza e le bellezze storiche e culturali. Affascinante regione spagnola tuttora poco conosciuta e quasi completamente estranea al turismo di massa, l’Estremadura è uno dei pochi luoghi della penisola iberica in cui, ancora oggi, i ritmi sono lenti e pacati.

Un itinerario nella regione estremegna può partire da Trujillo, cittadina di origine romana in cui vi sembrerà di ritornare indietro nei secoli, per poi proseguire verso ovest per Cáceres, la cui città vecchia, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986, è famosa per la sua moltitudine di nidi di cicogne. Per gli spostamenti locali si consiglia di optare per il trasporto pubblico.

L’itinerario prosegue verso nord per Coria, antica sede episcopale sul fiume Alagón, al centro di una florida zona rurale, poi verso sud-ovest in direzione di Alcántara, località nota per il grandioso ponte romano ad arco che attraversa il fiume Tago. Proseguite per Mérida, capoluogo della regione, e Zafra, nella parte meridionale dell’Estremadura, dominata da un imponente castello a nove torri.

Meritano senz’altro una visita i parchi nazionali di Monfragüe e di Cornalvo, oltre alla reserva natural Garganta de los Infiernos, ed i tre suggestivi monumenti naturali di Mina de la Jayona, Los Barruecos e Cueva de Castañar.