Il problema della Spd: Gerhard Schröder
Schröder durante il suo discorso di appoggio a Schulz all’ultimo congresso della SPd |
La missione impossibile di Martin Schulz non è di riuscire a vincere le elezioni tedesche. Salvo terremoti politici dell’ultimo momento la SPD non ha realistiche possibilità di superare la CDU. La vera missione di Schulz è di riuscire a radicalizzare le differenze rispetto ad Angela Merkel per provare a dare un senso al voto del 24 settembre. Nonostante gli apprezzabili sforzi, l’operazione al momento è fallita. E gli sviluppi della campagna elettorale non lasciano ben sperare per il candidato socialdemocratico.
Sulla Welt am Sonntag è uscito un lungo confronto tra Schulz e l’artista Wolfgang Tillmans in cui il candidato socialdemocratico spiegava le ragioni per votare SPD. Le proposte di Schulz non fanno una piega. Sono solide e a tratti anche convincenti, ma i socialdemocratici hanno un ostacolo enorme e imprevisto. La SPD fino ad ora ha dovuto occuparsi non delle sue proposte politiche ma soprattutto di Gerhard Schröder, croce e delizia del partito sin dagli anni Novanta.
Ultimo cancelliere socialdemocratico, Schröder viene spesso omaggiato nei congressi della SPD e non disdegna di fare campagna elettorale per i candidati socialdemocratici al Cancellierato. E’ ancora oggi il leader del partito che più manca ai militanti e ai simpatizzanti della SPD. Eppure Schröder incarna perfettamente la crisi della SPD.
L’Agenda 2010, il più importante lascito politico dell’ex Cancelliere, ha reso la SPD semplicemente poco credibile nei confronti delle classe sociali più basse. La Sinistra tedesca (Linke) ha gioco facile a contrastare un partito che da anni non elaborato una politica sociale. Ma Schröder è un problema per la SPD anche per la sua vicinanza a Putin. La sua la nomina a capo del Consorzio Nord Stream di Gazprom era giustificata con la tutela degli interessi tedeschi, ma la sua recente nomina nel direttorio di Rosneft, una delle imprese molto vicine a Putin e contro le quali l’Unione Europea ha applicato le sanzioni ha solo ragioni economiche dell’ex cancelliere. In questo modo Schröder fa perdere voti a sinistra per l’eredità della sua Agenda 2010, ma anche al centro dove la sensibilità verso una posizione più rigida verso la Russia riscontrano maggiore consenso.
Schröder così è diventano un problema enorme per la SPD e per Schulz, ma anche un peso per la politica estera tedesca.
twitter@uvillanilubelli