Ragazza ascolta musica Il colosso di Mountain View è ormai inarrestabile. Annunciato l’arrivo di Google Play All Access, la piattaforma che sfida Spotify e Pandora nel campo della musica in streaming. Dopo la smentita delle voci circolate negli ultimi giorni secondo cui Google avesse intenzione di acquistare WhatsApp per un …
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Google Play All Access. Google sfida Spotify: nella musica in streaming
Il colosso di Mountain View è ormai inarrestabile. Annunciato l’arrivo di Google Play All Access, la piattaforma che sfida Spotify e Pandora nel campo della musica in streaming.
Dopo la smentita delle voci circolate negli ultimi giorni secondo cui Google avesse intenzione di acquistare WhatsApp per un milione di dollari, tantissime e succosissime novità ci arrivano da San Francisco dove in questi giorni si sta svolgendo il Google I/O, la conferenza annuale di Google presso il Moscone Center a cui partecipano sviluppatori e giornalisti da tutto il mondo.
Tra queste novità c’è la presentazione del nuovo servizio di messaggistica istantanea di Google, Hangouts, che si pone come alternativa ad altre applicazioni come appunto WhatsApp.
La vera notizia scoop di questi giorni è però l’arrivo nella famiglia di Google di Google Play All Access, la piattaforma da cui ascoltare musica in streaming e che secondo i piani alti di Google sarà un vero e proprio avversario e concorrente di altre piattaforme quali Spotify e Pandora.
Il nuovo servizio musicale è per ora disponibile solo negli Stati Uniti non essendo stata annunciata alcuna data per il lancio europeo o in altri paesi del mondo. Play All Access è disponibile per Android, ma anche in una versione studiata per i computer. Unica pecca che potrebbe far storcere il naso agli amanti del “tutto gratis” è che il nuovo servizio proposto da Google è a pagamento, con una tariffa fissa di 9,99 dollari al mese con il primo mese di fruizione gratuita. Inoltre per quelli che cominceranno il periodo di prova entro il 30 giugno, ci sarà una sorta di sconto pagando 7.99 dollari.
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Come per Spotify l’applicazione permette di creare delle playlist cercando i propri brani preferiti nella libreria di Google e, attraverso la funzione chiamata Explore, saranno suggeriti agli utenti dei brani musicali in base alle loro preferenze. Tutto questo sarà possibile in quanto Google ha raggiunto importanti accordi con le più grandi e importanti case discografiche come Universal Music, Sony Music Entertainment e Warner Music.
Quello di Google è un vero colpo basso ad Apple che proprio in questo periodo sta lavorando a iRadio, un progetto analogo a Play All Access e Spotify e che è anch’essa in trattative con le multinazionali della musica internazionale.
Chi la spunterà? Non ci resta che attendere i nuovi colpi di scena che il mondo dell’hi-tech ci ha abituato ad attendere.
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