Un giocatore d’azzardo compulsivo è una persona che non è in grado di resistere alla tentazione di giocare. La compulsività porta a conseguenze personali e sociali gravi. Il desiderio di giocare diventa così difficile da controllare che lo stress può essere calmato solo con il gioco d’azzardo.
Cammina, parla e respira solo ed esclusivamente “gioco d’azzardo”.
Il giocatore d’azzardo compulsivo si preoccupa solo del gioco d’azzardo. Racconta le storie di precedenti esperienze, ne parla con chiunque sia disposto ad ascoltare i suoi nuovi schemi o la prossima strategia vincente e sicura al 100%. Da quando poi è possibile, collegandosi ad un sito sui casinò on line legali, allora l’elaborazione delle strategia per vincere si sono notevolmente moltiplicate.
Sempre di più.
Il giocatore d’azzardo compulsivo si ritrova a giocare sempre di più e nella maggior parte dei casi non è la possibilità di vincere del denaro il suo premio più grande ma l’emozione e l’eccitazione di avere in gioco somme sempre più importanti. Al primo apparire dei casinò on line qualcuno ha ipotizzato che cimentarsi con una roulette gratuita in flash potesse risolvere parte del problema. Ma la verità è che il giocatore ha bisogno di mettere in gioco il denaro per trovare soddisfazione.
Non può fermarsi e non si fermerà.
Nella sua vita il giocatore compulsivo ha più volte tentato senza successo di frenare il la sua passione per il gioco ma, mentre la perdita lo rende avvilito e comunque pronto a ritentare, il provare a ridurre o a smettere lo rende irritabile. La verità è che il gioco d’azzardo è l’unica attività che riesce a distrarlo momentaneamente dai suoi problemi.
Bugie, bugie e bugie.
Il giocatore d’azzardo compulsivo comincia a mentire a parenti e amici, al fine di nascondere la sua abitudine. Sostanzialmente vanta le sue vincite anche se inesistenti e nega di trovarsi di frotne ad un problema che non è in grado di gestire. E quando i suoi amici e la sua famiglia si rendono conto dei suoi problemi e cercano di intervenire in suo favore, si sente perseguitato ed a quel punto cercherà di inventarsi di tutto per sottrarsi al controllo di quanti si interessano a lui, elaborando un vero e proprio stile di vita
Fammi vedere i soldi.
Ovviamente c’è un momento in cui si arriva al collasso finanziario. Perlomeno nella normalità delle situazioni di reddito in cui si può incorrere. Il giocatore compulsivo, di norma, inizia a cercare le soluzioni che gli evitano l’umiliazione del rivolgersi ad amici e parenti: rinegoziazione di finanziamenti e mutui, vendita di beni non strettamente necessari. Quando poi non è più in grado di far fronte agli impegni assunti non può far altro che rivolgersi a parenti ed amici per dei prestiti più o meno ingenti. E quando il collasso è inevitabile neppure azioni illegali rappresentano un problema.
L’auto distruzione.
Quando le relazioni interpersonali vengono erose dal tempo che il giocatore dedica al gioco allora inzia una vera e propria caduta libera tanto in ambito lavorativo quanto in ambito umano. La vergogna e l’umiliazione lo allontaneranno sempre più dai suoi cari e il rendimento professionale gli causerà seri problemi. Questo è il momento in cui un giocatore d’azzardo compulsivo solitamente prende in considerazione il suicidio in quanto matura la consapevolezza della sua totale impotenza di fronte al problema.
Intervenire è spesso complicato e difficile anche per i professionisti. La verità è che anche nei casi di successo (giocatori che da anni non giocano più) sarebbe sufficiente una sola monetina giocata per far nuovamente emergere il problema ed il desiderio di confrontarsi con il gioco con il quale si ha ovviamente qualche conto in sospeso.