Sembra proprio che fotografare piaccia a molte persone. Gianfranco Valdi di www.fotografomatrimonio.torino.it ci racconta la sua passione e il suo lavoro.
Probabilmente i selfie, la moda di scattare foto a se stessi e pubblicarle online su Social Network come Facebook o Instagram, ne sono la testimonianza “sociale”, nel vero senso della parola: sono gli utenti stessi ad essere, contemporaneamente, autori degli scatti e oggetti dell’obiettivo.
Si tratta chiaramente di attività fotografiche ludiche, dettate dalla voglia di mettersi in mostra e far parlare continuamente di sé, con un pizzico di egocentrismo. Ci si diverte, insomma, a mostrarsi al Pc, in palestra, in discoteca, mentre si pratica sport, utilizzando effetti speciali di alcune App degli smartphone: esse consentono di applicare alle foto determinati filtri che possono rendere l’immagine più o meno satura, oppure connotarla di uno stile vintage-retrò, o ancora donarle una tonalità seppia.
Quando non si parla più di “gioco”, ma di professionalità, allora è cosa saggia lasciar spazio alla vera fotografia, a quella che possiamo definire la vera e propria arte del fotografare.
Fotografi non ci si improvvisa
Cosa significa essere fotografi professionisti?
-
Saper individuare la giusta location
-
Cogliere istantanee di vita
-
Catturare le emozioni in uno scatto
-
Parlare mediante immagini e luci
-
Imprimere eternamente attimi di vita in modo indelebile
-
Esaltare i punti di forza dei soggetti
-
Scattare fotografie che rispecchino l’identità e i gusti dei soggetti
Ecco perché, come per ogni professione, occorrono anni di studio e di esperienza per poter diventare un fotografo di successo.
Si tratta di una professione che richiede una forte versatilità, spirito di sacrificio e capacità relazionali, ma che, in cambio, regala grandi soddisfazioni e il piacere di raccontare una storia ad immagini ex-novo, ogni volta come se fosse la prima.