La perplessità generale che si attiva attorno alla credibilità dei consulti di cartomanzia è una regola costante che emerge ogniqualvolta si accenda un dibattito su tale argomento. La diffidenza in questi casi non riguarda soltanto la convinzione che dalla lettura dei tarocchi non si possa desumere nulla se non mere illazioni, ma specialmente si concentra sulla discutibile onestà intellettuale del cartomante. Se da una parte si può chiaramente accettare la libertà, sia pure non condividendola, di credere nei responsi delle carte, dall’altra si fatica ad accogliere la tesi per cui i cartomanti sarebbero professionisti che svolgono la loro attività in piena buona fede. E’ certo che l’atteggiamento moralistico rappresenta sempre un approccio sbagliato nell’analisi di una situazione dal momento che spesso si ravvisano comportamenti deprecabili anche in altri ambiti lavorativi. Sarebbe più giusto, cioè, esaminare dei casi strettamente legati ad una determinata fattispecie senza invocare principi assoluti applicabili aprioristicamente ad ogni vicenda. Pertanto i consulti che i cartomanti propongono devono essere ogni volta oggetto di una verifica particolare dalla quale eventualmente far derivare un giudizio, positivo o negativo, sul singolo individuo. Tuttavia qualunque argomentazione si adotti per definire il mondo della lettura dei tarocchi, è certo che esso richiami l’attenzione di non poche persone che, al fine di superare situazioni stressanti, ritengono la cartomanzia in grado di fornire risposte concrete. E quando un fenomeno accende desideri che coinvolgono un numero rilevante di persone si è sempre di fronte ad avvenimenti degni di un’analisi più approfondita. Basti pensare al fatto che in un’era tecnologica come la nostra, non si perde il contatto con una tradizione antica cui anche la cartomanzia appartiene. Tematiche legate ai sentimenti o ai dubbi sul proprio futuro lavorativo richiedono evidentemente tempi più lenti, un dialogo più confidenziale e intimo che la tecnologia, per sua natura veloce e calcolatrice, non può e non potrà mai garantire. Si può affermare che la cartomanzia costituisca quel momento di riflessione sulla propria vita che ogni persona cerca nei momenti di solitudine e di urgente bisogno di serenità. Quando un accadimento coinvolge la sfera emotiva si è portati naturalmente ad individuare suggerimenti appropriati che chiariscano, anche senza risolverli, questioni sconfortanti. Per molti la lettura dei tarocchi assolve questo compito che è quello di liberare l’animo da pesi non più sopportabili. E’ l’amore a rappresentare il tema maggiormente analizzato dai cartomanti e si può presumere con una qualche certezza che continuando a vivere in una società sempre più veloce non si perderà mai l’occasione di affrontare questa tematica in una dimensione esoterica.