Greenpeace, Legambiente e Wwf si accordano su energia e cambiamenti climatici appellandosi all’Ue per un futuro più verde
La lotta ai cambiamenti climatici e per l’acquisizione di una maggiore consapevolezza in termini di energia, sembra essere una vertenza lontana dai semplici cittadini e consumatori che nel loro piccolo vanno a caccia del risparmio, un’ottima opportunità consiste nel mettere le tariffe di luce e gas più convenienti a confronto così da abbattere i costi della bolletta, e informarsi sui comportamenti da seguire per ridurre i consumi domestici.
Nella pratica, però, gli Obiettivi 2030, di cui si può leggere il comunicato stampa sul portale di Legambiente, sebbene sovranazionali non possono che coinvolgere, modificandole, la vita e le abitudini di ogni cittadino e consumatore del mondo. Sono obiettivi, infatti, che determineranno le scelte energetiche dei prossimi quindici anni per ogni singola entità nazionale e atti soprattutto a limitare il surriscaldamento globale.
Per un’Europa che sappia costruire un futuro più verde per i suoi cittadini le tre maggiori associazioni per la tutela dell’ambiente, Greenpeace, Legambiente e Wwf, hanno elaborato delle richieste che il Consiglio europeo dovrà affrontare il prossimo 23 e 24 ottobre per predisporre una politica energetica efficace e definire i nuovi obiettivi su energia e cambiamenti climatici.
Nella proposta delle tre federazioni ambientaliste il focus principale riguarda i numeri necessari per raggiungere, entro la metà del secolo, emissioni pari allo zero. Si tratta, nello specifico, di obiettivi di diminuzione delle emissioni, -55%, e dei consumi, -40%, in parallelo a una crescita delle energie rinnovabili del 45%.
Numeri stellari o quantomeno ambiziosi per l’Europa, di cui proprio l’Italia “è chiamata a essere la portatrice”, come spiegano le associazioni deputate, “per la definizione dei nuovi obiettivi al 2030, dimostrando con i fatti la sua capacità di leadership e volontà politica di investire nello sviluppo di un’economia europea a basse emissioni di carbonio. Un’economia che può farci superare la doppia crisi climatica ed economica, creando nuove opportunità dal punto di vista dell’occupazione, dell’innovazione e dello sviluppo di tecnologie pulite”.
Proprio in vista di questo incontro, Greenpeace, Legambiente e Wwf, con la sottoscrizione di oltre venti altre associazioni, hanno di recente lanciato un appello al premier Renzi perché il Governo italiano si impegni nel progetto comunitario a perseguire gli Obiettivi 2030. È con questa istanza, quindi, che le federazioni passano la palla al Consiglio europeo, nella speranza che Bruxelles colga e diffonda anche fuori Europa l’importanza della tutela dell’ambiente per il futuro del pianeta.