Anche il settore dell’Illuminazione led è interessato dalle evoluzioni della domotica e dalle innovazioni che essa apporta dal punto di vista tecnologico. Quando si parla di domotica si fa riferimento all’insieme di tecnologie che si applicano alla vita di tutti i giorni all’interno dei contesti domestici. Al giorno d’oggi sono ormai poche le abitazioni che sono prive di una rete wifi, e ancora meno sono coloro che non possiedono uno smartphone. Ecco perché è quasi naturale che anche gli appartamenti in cui viviamo nel giro di poco tempo vengano dotati di accessori e di dispositivi connessi, sia tra loro che in Rete, in modo che possano essere gestiti da remoto e migliorare la vivibilità di ogni casa.
Le luci LED smart
Ecco, quindi, che sul mercato hanno iniziato a fare capolino le luci LED smart e le lampadine wifi. A un primo sguardo potrebbe essere piuttosto complicato riuscire a riconoscere una lampadina LED smart e, soprattutto, distinguerla da una tradizionale. In effetti, ciò che differenzia le due soluzioni è l’integrazione di un modulo wifi di piccole dimensioni, che dall’esterno risulta pressoché invisibile. Un modulo di questo tipo permette alle luci smart di connettersi con la rete wifi di casa, il che vuol dire che l’intero comparto dell’illuminazione può essere azionato a distanza, in qualunque posto ci si trovi. Il classico interruttore che fa clic per accendere e spegnere la luce appartiene ormai alla preistoria, perché oggi tutto dipende dalle app per gli smartphone. Basta dare un comando vocale attraverso il telefono, insomma, per accendere la luce (ma la stessa cosa si può fare anche con uno smart speaker).
Le lampadine smart sono tutte uguali?
Le lampadine tradizionali non sono tutte uguali tra loro, e lo stesso si può dire pe le soluzioni smart. Esse mettono a disposizione un gran numero di funzioni supplementari rispetto ai loro “antenati”, ma differiscono le une dalle altre in base alla temperatura di colore, alla potenza elettrica, alla luminosità massima e al tipo di attacco. A proposito di questo aspetto, occorre sapere che le modalità di applicazione delle lampadine wifi sono le stesse previste per quelle tradizionali, ed è per questo che le tipologie di attacco non cambiano. In genere gli attacchi di cui si ha bisogno sono il tipo E14, per il diametro più piccolo, e il tipo E27, per il diametro più grande. In ogni caso, prima di acquistare luci LED smart nuove con le quali rimpiazzare le lampadine vecchie, è sempre indispensabile verificare di quali attacchi si ha bisogno.
La temperatura di colore
Un altro criterio di cui ci si deve preoccupare in vista di un acquisto è quello relativo alla temperatura di colore, indicata in gradi Kelvin, della luce che viene prodotta da una lampadina. Come noto, la temperatura di colore può essere calda o fredda, e sul mercato si possono trovare luci LED smart che consentono di cambiarla in base alle proprie esigenze e ai propri gusti. In altri casi la temperatura di colore non può essere modificata, oppure può essere variata in maniera contenuta. Insomma, anche in questo caso prima di lanciarsi in un acquisto che si potrebbe rivelare sbagliato è meglio documentarsi con attenzione.
La compatibilità con i sistemi domotici e con le app
Ogni produttore di lampadine wifi fornisce alla clientela una specifica app da scaricare sullo smartphone: è tramite essa che le luci possono essere controllate e gestite a distanza. Tuttavia questo non rappresenta il solo metodo attraverso il quale le lampadine LED smart possono essere comandate. Fondamentale è, per esempio, il supporto ai più importanti sistemi domotici, come Apple HomeKit, Amazon Alexa e Google Home, a maggior ragione se in casa si dispone già di un ecosistema domotico ben integrato.
Serve un hub separato?
Per poter essere connesse alla rete e quindi per assicurare una gestione ottimale da remoto, quasi tutte le lampadine wifi hanno bisogno di un bridge. Si tratta di un dispositivo che, a sua volta, deve essere connesso al wifi di casa e che agisce come intermediario tra gli inquilini e le lampadine. Ovviamente non serve un bridge per ogni fonte di luce, visto che possono essere supportate numerose lampadine da uno stesso dispositivo. Comunque, ci sono in commercio anche lampade che non richiedono alcun bridge.
Le lampade dimmerabili
Infine, è bene ricordare che la maggior parte delle luci wifi è dimmerabile, il che vuol dire che è possibile modulare l’intensità della luminosità. Vi sono, poi, le lampade smart colorate, che permettono di dare vita a spettacolari giochi cromatici.