Cose imparate dalla plenaria: elezioni metà mandato, diritti sociali, rifugiati | Attualità | European Parliament
Durante la settimana appena trascorsa Antonio Tajani è stato eletto presidente del Parlamento per la prossima metà di legislatura; in più sono stati scelti 14 vice presidenti e 5 questori. In più, è stata rifiutata la lista nera proposta dalla commissione sugli stati a rischio di riciclaggio denaro ed è stata sottolineata la necessità di impegnarsi ad aiutare rifugiati e cittadini alle prese con un inverno rigido. Scopri di più nel nostro articolo
Il parlamentare italiano popolare Antonio Tajani è stato eletto presidente del PE martedì, come successore di Martin Schulz. Ha ottenuto 351 voti al quarto e ultimo scrutinio, contro i 282 di Gianni Pittella, il candidato socialista. I deputati hanno anche eletto i nuovi vice presidenti e questori mercoledì e confermato la composizione delle 22 commissioni parlamentari giovedì.
Guarda chi è stato nominato nella nostra infografica e scopri di più sulle elezioni di metà mandato con la nostra top story.
Giovedì, il PE ha rigettato la lista di paesi a rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento di attività terroristiche, sottolineando che la lista andrebbe implementata includendo anche territori che favoriscono i reati fiscali.
Tutti i lavoratori dovrebbero vedere garantiti i medesimi diritti, qualsiasi sia la forma di lavoro e di contratto, si legge in una risoluzione adottata giovedì in merito alla proposta di creare un pilastro europeo dei diritti sociali. Leggi la nostra intervista con la relatrice Maria Joao Rodrigues per saperne di più.
In un dibattito con il commissario agli aiuti umanitari Christo Stylianides tenutosi mercoledì sera, i deputati hanno espresso preoccupazione per la situazione critica dei rifugiati in Grecia e nei Balcani, in particolare alla luce del rigido inverno che è sopraggiunto in questi territori.
I parlamentari hanno anche criticato con forza l’uso improprio di fondi europei e la lentezza con cui i rifugiati vengono distribuiti negli stati europei.
Lo stesso giorno, sono state discusse le priorità della presidenza maltese con il primo ministro Joseph Muscat e il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. è stata sottolineata l’esigenza di produrre risposte convincenti per quel che riguarda l’economia, la crisi migratoria e la guerra al terrorismo.
I deputati hanno anche discusso con il vice presidente della Commissione Jyrki Katainen e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk le principali sfide che l’Ue affronterà quest’anno: Brexit, relazioni con Stati Uniti e Russia, crisi migratoria, progresso sociale ed economico e l’Unione europea della difesa.
In tre risoluzioni adottate giovedì, i parlamentari hanno espresso profonde preoccupazioni riguardo la dilagante intolleranza etnica, religiosa e sessuale in Indonesia. Sono stati anche condannati gli attacchi verificatisi nella repubblica Centroafricana e la mancanza di diritti umani in Burundi.