Il Senato sta discutendo il nuovo DDL Concorrenza e molti emendamenti riguardano l’assicurazione auto, ma cosa cambierà?
Il mondo delle assicurazioni auto ha subito negli ultimi tempi molti scossoni. Prima la nascita delle compagnie virtuali, che hanno portato alla creazione di comparatori online, come SuperMoney, che permettono di trovare l’assicurazione online più economica, poi la legge Bersani e la fine del tacito rinnovo per arrivare, solo pochi mesi fa, alla creazione del Targa System e all’abolizione dell’obbligo di esporre il tagliando. Proprio questi giorni, al Senato, è in discussione il cosiddetto DDL Concorrenza e sono stati presentati molti emendamenti che cambieranno ancora il panorama dell’RC Auto. Andiamo a vedere questi cambiamenti nel dettaglio.
Quali sono i cambiamenti positivi delle nuove leggi?
Come si diceva, stanno per entrare in vigore nuove leggi che riguardano l’assicurazione auto e alcune di queste porteranno novità positive e interessanti. Una su tutte riguarda il rapporto tra classe di merito e cambio di compagnia: se si deciderà, infatti, di cambiare compagnia assicurativa per la propria polizza Rc Auto, non si rischierà più di vedersi retrocessi nella classe di merito e, quindi, di pagare un premio più alto perché nuovi clienti. Rispetto alla vecchia legge, quindi, non si manterrà solo la macroclasse ma anche la sottoclasse.
Un altro emendamento riguarda il mondo delle truffe assicurative. Si rafforzano infatti i meccanismi antitruffa legati all’identificazione di falsi testimoni negli incidenti stradali. D’ora in poi, un giudice dovrà trasmettere un’informativa alla Procura della Repubblica nel caso di ricorrenza degli stessi nominativi di testimoni presenti in più di tre incidenti negli ultimi cinque anni, registrati nella banca dati sinistri. Ovviamente, ciò avviene se si parla di controversie civili per l’accertamento della responsabilità e per la qualificazione dei danni.
Inoltre, si estendono i termini dello stop al tacito rinnovo che d’ora in poi non varrà soltanto per il contratto annuale di RC Auto, ma anche per l’assicurazione dei rischi accessori (come incendio o furto) prevista nello stesso contratto o in un altro contratto stipulato contestualmente. Non è stato invece accettato un altro emendamento che estendeva lo stop del tacito consenso a tutti i tipi di polizza assicurativa.
Non è tutto oro quel che luccica: i problemi delle nuove leggi
Ma gli emendamenti al nuovo DDL Concorrenza riguardanti l’assicurazione auto non contengono solo notizie positive per gli utenti che, anzi, rischiano risarcimenti più bassi e tempi più lunghi rispetto alle regole adesso attive. La più grave delle novità negative è l’aggiunta delle cosiddette clausole vessatorie, che potrebbero limitare i risarcimenti poichè il consumatore ha diritto al risarcimento integrale del danno, ma fatta salva la libertà contrattuale, ovvero salvo abbia sottoscritto contratti contenenti clausole che non dicano il contrario, ovvero clausole vessatorie.
Cambiano anche i tempi per richiedere il risarcimento del danno: avvenuto l’incidente il danneggiato ha 90 giorni per presentare la richiesta di risarcimento o per iniziare il procedimento giudiziario. Passati questi 90 giorni perde ogni diritto di chiedere il risarcimento del danno. Non solo, sui tempi di risarcimento viene abolito il controllo dell’IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Asssicurazioni) permettendo alle compagnie di ritardare di 60 giorni il risarcimento, impedendo addirittura all’utente di proporre la domanda giudiziale.
Sembra che ci sia anche la volontà di modificare i termini e dei risarcimenti per i danni gravi alla persona, andando a colpire così anche le vittime della strada e non solamente i danni all’automobile.
Tutti questi emendamenti e lo stesso DDL Concorrenza sono ancora in discussione al Senato e pertanto non ancora ufficialmente legge. Sta di fatto che se così dovessero esssere votati positivamente, rappresenterebbero un grosso cambiamento nel mondo dell’assicurazione auto.