Cosa bisogna sapere prima di chiedere un mutuo

Tassi d’interesse, spread, solvibilità, imposte e polizze di assicurazione: a quali aspetti bisogna prestare attenzione quando si vuole accendere un mutuo

Il mutuo è quel contratto che si stipula con una banca nel momento in cui non si ha a disposizione la liquidità necessaria ad adempiere in autonomia e in una soluzione unica all’acquisto di un immobile. Questo lo sappiamo tutti. Sappiamo anche che un mutuo comporta dei costi non indifferenti e che quando se ne cerca uno si vuole avere accesso al prodotto più vantaggioso. Per questo motivo, sempre più persone si rivolgono anche al web per informarsi su Mutuo Arancio e sui prodotti proposti da Barclays, Cariparma e dai diversi istituti di credito esistenti.

Le voci di spesa di un mutuo

Per essere sicuri di non ricevere brutte sorprese quando il mutuo ormai sarà acceso, è fondamentale essere consapevoli di tutti gli aspetti che lo riguardano: le voci di spesa, lo spread, le imposte sostitutive e le parcelle notarili. Ma anche le polizze di assicurazione, i tassi d’interesse e via dicendo. Cominciamo dal comprendere quali sono i costi certi che si devono affrontare nel momento in cui si deve rimborsare un mutuo.

Imposta sostitutiva, istruttoria e perizia

Due voci di spesa che non dipendono dalla banca e che si possono quantificare a priori sono l’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% del totale erogato, e la parcella notarile, di cui si può conoscere l’importo semplicemente chiedendo il preventivo al proprio notaio. Entrano a far parte dei costi da sostenere anche l’istruttoria e la perizia, che la banca deve necessariamente rendere noti in quanto competono a creare il tasso effettivo.

Voci di spesa meno chiare

Questi importi, chiari e su cui non ci possono essere dubbi, sono quelli che spingono le persone a fare i confronti tra i diversi istituti di credito. Ma ci sono poi anche delle voci di spesa più opache, che tendono a mandare in confusione il futuro mutuatario. Ad esempio quelle che riguardano l’apertura di un conto corrente presso l’istituto con il quale è stato stipulato il mutuo. Non è un’azione necessaria né obbligatoria, ma alcune banche la richiedono, contribuendo quindi ad aumentare l’importo mensile delle rate del mutuo.

Assicurazioni obbligatorie e facoltative

Vanno poi prese in considerazione le polizze assicurative, alcune obbligatorie, altre facoltative. La polizza obbligatoria è quella per lo scoppio e incendio dell’immobile oggetto del mutuo: sarebbe infatti sconveniente trovarsi a pagare delle rate per una casa che non esiste più a causa di un danno irreparabile. Voci di costo facoltative sono quelle legate alla polizza sulla vita o contro la disoccupazione. Se si è certi di non essere in procinto di rimanere senza lavoro non è necessario stipulare una polizza che tuteli in caso di disoccupazione.

In buona sostanza, infine, è più semplice ottenere un mutuo se si soddisfano tre condizioni:

  • Reddito sicuro e derivante possibilmente da un contratto a tempo indeterminato
  • Richiesta di una rata inferiore al 30% del reddito
  • Richiesta di un prestito che non superi l’80% del valore dell’immobile